I tesori delle testimionianze 1

38/336

Risultati della negligenza

L’educazione dei figli deve essere iniziata al momento giusto. Se la prima manifestazione di resistenza non viene arginata, i figli cresceranno nella ribellione. L’ostinazione, poi, aumenta e si rafforza con il passar del tempo. Alcuni, crescendo, ritengono sia del tutto naturale seguire le proprie inclinazioni e pensano che siano i genitori a doversi sottomettere ai loro desideri e soddisfarli. Insofferenti a ogni restrizione, pur essendo abbastanza grandi per aiutare i genitori, non assumono le responsabilità che dovrebbero già avere. Esentati da ogni incarico sono incapaci di essere utili in casa o fuori. Non riescono a portare avanti nessun impegno. I genitori hanno preso su di sé ogni peso e li hanno lasciati crescere oziosi e disordinati, senza un’idea precisa di ciò che significhi lavorare costantemente e risparmiare. Non è stato insegnato loro a rinunciare, anzi sono stati coccolati, viziati, accontentati nei loro capricci e la loro stessa salute è diventata precaria, delicata. I loro modi di fare e il loro comportamento non sono affatto gradevoli. Sono sempre scontenti e rendono infelici anche gli altri. Mentre erano ancora bambini e avevano bisogno di disciplina, è stato concesso loro di essere in compagnia di giovani che hanno esercitato su di loro un influsso negativo. TT1 62.2

La maledizione ricadrà inevitabilmente sui genitori infedeli. Essi non soltanto ne raccoglieranno i frutti, ma un giorno dovranno rendere conto di questa infedeltà in occasione del giudizio. Molti figli, infatti, in quel giorno condanneranno i propri genitori per non essere stati capaci di disciplinarli e li considereranno responsabili della propria rovina. L’indulgenza e l’amore cieco spingono i genitori a scusare le colpe dei figli e a evitare di punirli. In questo modo essi si perdono e il loro sangue ricadrà sui genitori che non hanno adempiuto il loro dovere. TT1 62.3

I figli cresciuti senza disciplina devono imparare tutto quando diventano discepoli del Cristo. Tutta la loro esperienza religiosa è influenzata dall’educazione ricevuta. Spesso, infatti, affiorano la stessa ostinazione, la stessa mancanza di spirito di sacrificio, la stessa insofferenza per i rimproveri, lo stesso egoismo, la stessa autonomia nel rifiutare i consigli o l’influsso positivo degli altri, la stessa indolenza, la stessa tendenza a evitare ogni responsabilità. Tutto ciò si rivela nei loro rapporti con la chiesa. Essi possono vincere le loro tendenze, ma la lotta è ardua! Com’è duro il conflitto! È difficile sottoporsi alla disciplina necessaria per raggiungere un carattere cristiano. Eppure, se alla fine essi riporteranno la vittoria, sarà loro permesso di vedere, prima della traslazione, com’erano vicini al baratro della distruzione eterna per la mancanza di un’adeguata educazione e scarsa sottomissione durante l’infanzia. TT1 62.4