I tesori delle testimionianze 1

37/336

Capitolo 16: Doveri nei confronti dei figli

Mi è stato mostrato che i genitori non hanno un atteggiamento adeguato nei confronti dei figli: non li hanno saputi guidare come avrebbero dovuto, ma si sono compiaciuti del loro orgoglio e delle loro inclinazioni. Anticamente l’autorità paterna era rispettata: i figli erano sottomessi ai genitori, li stimavano e li onoravano, ma in questi ultimi tempi accade il contrario. Alcuni, infatti, sono condizionati dai loro figli e per paura di opporsi alla loro volontà finiscono per cedere; in realtà fino a quando i figli vivono nella casa dei genitori e dipendono da loro, devono sottomettersi. Padri e madri dovranno agire con decisione ed esigere che ogni loro richiesta opportuna sia soddisfatta. TT1 61.1

Eli avrebbe potuto benissimo tenere a freno i suoi figli, ma temeva di scontrarsi con loro. Tollerò il loro atteggiamento ribelle, tanto che essi divennero una vera maledizione per Israele. È necessario che i genitori insegnino la disciplina ai propri figli, perché la loro salvezza dipende molto dal comportamento dei genitori stessi. Amare veramente i propri figli non significa per forza soddisfarne i capricci. Alcuni ne coltivano l’orgoglio ricoprendoli di abiti e ornamenti che ne incoraggiano la vanità e li inducono a pensare che, in fondo, è l’apparenza esteriore che conta. Basta, però, frequentare per breve tempo questi ragazzi per convincersi che l’aspetto esteriore non è sufficiente a mascherare i difetti di un cuore privo delle virtù cristiane e pervaso di egoismo, arroganza e passioni sfrenate. Chi ama la semplicità, l’umiltà e la virtù dovrà evitare simili compagnie, anche se si tratta di figli di osservatori del sabato, perché sono dannose ed esercitano un influsso profondamente negativo. I genitori non si rendono conto dei cattivi frutti generati dal seme che hanno sparso. Esso germoglierà e produrrà nei figli il disprezzo per l’autorità familiare. TT1 61.2

Anche quando diventano adulti i figli devono rispettare i genitori e occuparsi di loro. Essi devono ascoltare i consigli dei genitori fedeli a Dio e non pensare che invecchiando siano ormai dispensati dai loro doveri nei confronti del padre e della madre. C’è un comandamento con promessa per chi onora i genitori. Negli ultimi tempi i figli si distingueranno a tal punto per la loro disubbidienza e mancanza di rispetto che Dio lo segnala come un segno della fine. Ciò significa che Satana riesce a controllare la mente dei giovani. Molti non hanno più rispetto per gli anziani: pensano sia una realtà ormai del tutto superata e fuori moda perché risale al tempo di Abramo. Dio dice: “...io l’ho prescelto affinché ordini ai suoi figliuoli, e dopo di sé alla sua casa...” Genesi 18:19. TT1 61.3

Anticamente i figli non potevano sposarsi senza il consenso dei genitori, anzi questi ultimi sceglievano per loro. Era considerata una colpa contrarre matrimonio sotto la propria responsabilità. Il progetto veniva prima sottoposto ai genitori che valutavano se la persona scelta era degna di entrare a far parte della famiglia e se le parti contraenti erano in grado di provvedere al mantenimento della propria famiglia. Era, inoltre, estremamente importante che gli adoratori del vero Dio non si sposassero con gente idolatra per evitare che la famiglia si allontanasse dal Signore. I figli, anche dopo il matrimonio, avevano sempre obblighi solenni nei confronti dei genitori e non prendevano decisioni senza aver chiesto il loro punto di vista. I figli, quindi, dovevano continuare a rispettare e a soddisfare i desideri dei genitori, quando non erano in contrasto con le esigenze divine. TT1 61.4

Mi fu nuovamente presentata la condizione dei giovani in questi ultimi tempi: essi sono senza controllo. Genitori, dovreste iniziare a disciplinare i vostri figli quando sono ancora piccoli e li tenete in braccio. Insegnate loro l’ubbidienza. Questo obiettivo può essere realizzato mostrandosi giusti e decisi. I genitori devono avere un assoluto autocontrollo e, con dolcezza e fermezza, educare la volontà del bambino finché egli non si sottometterà spontaneamente alle loro indicazioni. TT1 62.1