I tesori delle testimionianze 1

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La pazienza di Gesù

Pietro era un uomo coraggioso, energico e zelante, impetuoso e inflessibile. Il Cristo individuò in lui quelle qualità che sarebbero risultate molto utili per la chiesa e lo chiamò affinché tutto ciò che di buono e di utile c’era in lui potesse svilupparsi e, tramite i suoi insegnamenti e il suo esempio, si smussassero le asperità del suo carattere. Quando il cuore è trasformato dalla grazia di Dio si nota un cambiamento che si esternerà in manifestazioni di cortesia, simpatia e gentilezza. Gesù non fu mai né freddo né scontroso. Spesso coloro che erano afflitti lo raggiungevano proprio dove si era rifugiato per godere di un po’ di riposo: per tutti, e sempre, il Maestro aveva uno sguardo affettuoso e una parola d’incoraggiamento. In ogni cosa egli diventò un perfetto esempio di cortesia. Pietro rinnegò il Signore ma si pentì, si umiliò per il grave errore commesso e il Cristo dimostrò di averlo perdonato chiamandolo per nome dopo la risurrezione. TT1 382.1

Giuda cedette alle tentazioni di Satana e tradì il suo migliore Amico. Pietro, invece, trasse profitto dagli insegnamenti del Maestro e continuò l’opera di riforma affidata ai discepoli dopo che il Signore era asceso al cielo. Questi due uomini rappresentano le due categorie di persone a cui si rivolse il Cristo accordando loro i vantaggi che derivano dai suoi insegnamenti e dal suo esempio di vita caratterizzata dal sacrificio e dall’amore. TT1 382.2

Più l’uomo considererà la vita del suo Salvatore e stabilirà un legame con lui, più diventerà simile alla sua immagine e compirà le opere del Cristo. L’epoca in cui viviamo esige un’opera di riforma. Il messaggio della verità illumina gli uomini pronti ad agire, a collaborare con onestà, diligenza e perseveranza per la salvezza degli uomini che ascoltano gli appelli dello Spirito di Dio. TT1 382.3

L’amore che deve unire i membri di chiesa spesso lascia spazio alle critiche e alle censure che si manifestano anche durante le funzioni religiose e che si esternano in pungenti attacchi personali. I pastori, gli anziani e i membri di chiesa non devono permetterlo: le riunioni devono svolgersi in vista della gloria di Dio. Quando uomini di diverso temperamento si convertono, se la verità di Dio non attenua e non riduce le asperità del loro carattere, tutta la chiesa ne risentirà e così la pace e la buona armonia saranno sacrificate a causa di questi elementi inconvertiti. Molti, preoccupati solo di sottolineare gli errori dei propri fratelli, trascurano l’esame della propria coscienza e la purificazione della propria vita: tutto ciò dispiace a Dio. I membri di chiesa devono vigilare, controllare e valutare le proprie azioni per non agire motivati dall’egoismo e per non essere occasione di scandalo per i fratelli più deboli. TT1 382.4

Dio accetta gli uomini come sono e li forma per il suo servizio se essi si sottomettono alla sua disciplina e sono disposti a imparare da lui. Le radici dell’amarezza, dell’invidia, della mancanza di fiducia, della gelosia e perfino dell’odio che esiste in alcuni membri di chiesa sono opera di Satana. Questi elementi hanno un effetto deleterio sulla chiesa: “...Non sapete voi che un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta?” 1 Corinzi 5:6. Lo zelo religioso che manifestano certe persone accusando i loro fratelli è uno zelo senza conoscenza e il Cristo non ha nulla a che fare con questo tipo di testimonianza. TT1 382.5