I tesori delle testimionianze 1

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Il carattere sacro degli impegni

Quando si fa una promessa verbale o scritta, in presenza dei nostri fratelli, per offrire una certa somma, essi sono testimoni di un contratto stipulato fra noi e Dio. Non si tratta di un impegno con un altro uomo, ma con l’Eterno ed è come firmare una cambiale a qualcuno. Nessun vincolo di carattere legale è per il cristiano più impegnativo di quello rappresentato da una promessa fatta a Dio. TT1 370.2

Le persone che assumono degli impegni nei confronti di altri uomini generalmente non pensano di chiederne lo scioglimento. Una promessa fatta a Dio, il Datore della vita, è ancora più importante; perché, allora, dovremmo cercare di essere sciolti dai voti fatti nei suoi confronti? L’uomo considererà questa promessa meno impegnativa perché è stata fatta all’Eterno? Il suo impegno è forse meno valido perché non verrà portato davanti ai tribunali? Un uomo che dice di essere stato salvato dal sangue del sacrificio infinito del Cristo deruberà Dio? I suoi voti e le sue azioni saranno pesati sulle bilance della giustizia delle corti divine. TT1 370.3

Ognuno di noi ha un carico pendente presso la corte celeste. Il nostro comportamento testimonierà contro di noi? Il caso di Anania e Saffira era molto grave: trattenendo una parte del ricavato essi mentirono allo Spirito Santo. La stessa colpa graverà su ogni individuo che commette errori simili. TT1 370.4

Quando i cuori degli uomini sono toccati dallo Spirito di Dio, sono più sensibili alla sua azione. Si decide allora di rinunciare a se stessi e di fare dei sacrifici per l’opera di Dio. Quando lo spirito di Dio illumina la nostra mente con grande chiarezza e potenza e i sentimenti istintivi vengono sopraffatti, l’egoismo non ha presa su di noi e nasce il desiderio di imitare il Modello, Cristo Gesù, nella rinuncia e nella generosità. L’uomo, che è egoista per natura, diventa gentile, sensibile nei confronti dei peccatori e prende un solenne impegno con Dio, come fecero Abramo e Giacobbe. In queste occasioni sono presenti gli angeli del cielo, mentre l’amore di Dio e l’amore per gli uomini trionfano sull’egoismo e sulle passioni. Tutto ciò si verifica in modo particolare quando il pastore, motivato dallo Spirito e dalla potenza di Dio, presenta il piano della redenzione elaborato dalla Maestà del cielo tramite il sacrificio della croce. Le seguenti dichiarazioni bibliche rivelano il concetto di Dio in materia di voti: TT1 370.5

“Mosè parlò ai capi delle tribù de’ figliuoli d’Israele, dicendo: “Questo è quel che l’Eterno ha ordinato: Quand’uno avrà fatto un voto all’Eterno od avrà con giuramento contratta una solenne obbligazione, non violerà la sua parola, ma metterà in esecuzione tutto quello che gli è uscito di bocca”. Numeri 30:1, 2. TT1 370.6

“Non permettere alla tua bocca di render colpevole la tua persona; e non dire davanti al messaggero di Dio: “È stato uno sbaglio.” Perché Iddio s’adirerebbe egli per le tue parole, e distruggerebbe l’opera delle tue mani?” Ecclesiaste 5:6. TT1 371.1

“Io entrerò nella tua casa con olocausti, ti pagherò i miei voti, i voti che le mie labbra han proferito, che la mia bocca ha pronunziato nella mia distretta”. Salmi 66:13, 14. TT1 371.2

“È pericoloso per l’uomo prender leggermente un impegno sacro, e non riflettere che dopo aver fatto un voto”. Proverbi 20:25. TT1 371.3

“Quando avrai fatto un voto all’Eterno, al tuo Dio, non tarderai ad adempirlo; poiché l’Eterno, il tuo Dio, te ne domanderebbe certamente conto, e tu saresti colpevole; ma se ti astieni dal far voti, non commetti peccato. Mantieni e compi la parola uscita dalle tue labbra; fa’ secondo il voto che avrai fatto volontariamente all’Eterno, al tuo Dio, e che la tua bocca avrà pronunziato”. Deuteronomio 23:21-23. TT1 371.4

“Fate voti all’Eterno, all’Iddio vostro, e adempiteli; tutti quelli che gli stanno attorno portin doni al Tremendo”. Salmi 76:11. TT1 371.5

“Ma voi lo profanate, col dire: “La mensa dell’Eterno è contaminata, e ciò che rende, come alimento, è cosa di nessun conto”. Voi dite pure: “Ah, che fatica!” e la trattate con disprezzo, dice l’Eterno degli eserciti. E menate vittime rubate, zoppe o malate, e queste sono le offerte che fate! Potrei io gradirle dalle vostre mani? dice l’Eterno. Maledetto il fraudolento che ha nel suo gregge un maschio, e vota e offre in sacrifizio all’Eterno una bestia difettosa! Poiché io sono un re grande, dice l’Eterno degli eserciti, e il mio nome è tremendo fra le nazioni”. Malachia 1:12-14. TT1 371.6

“Quand’hai fatto un voto a Dio, non indugiare ad adempierlo; poich’egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto. Meglio è per te non far voti, che farne e poi non adempierli”. Ecclesiaste 5:4, 5. TT1 371.7

Nell’opera per la salvezza dell’umanità, Dio ha assegnato un compito all’uomo, che può agire come il Cristo compiendo opere di misericordia, ma non può redimere nessuno perché non è in grado di soddisfare le esigenze della giustizia calpestate. Solo il Figlio di Dio può farlo e lo ha fatto rinunciando a onori e gloria, rivestendo la natura umana e venendo sulla terra per sacrificarsi in favore dell’umanità. TT1 371.8

Il Cristo, nel mandato ai discepoli, “andate... predicate”, assegnò agli uomini il compito di proclamare il messaggio del Vangelo. Però, mentre alcuni sono chiamati a predicare, altri sono esortati a donare decime e offerte per sostenere il pastore e per incrementare la diffusione del messaggio della verità tramite la stampa. Questo è il metodo che Dio utilizza per onorare l’uomo; è questa l’opera di cui l’uomo ha bisogno perché essa coinvolge i sentimenti più profondi del cuore e chiama in azione le più elevate qualità della mente. TT1 371.9