I tesori delle testimionianze 1

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Uguaglianza delle offerte

Nel deserto, Dio, tramite un miracolo, provvide il pane al suo popolo e avrebbe anche potuto provvedere tutto ciò che occorreva per il servizio religioso, ma non lo fece. Nella sua infinita saggezza egli sapeva che la disciplina morale d’Israele dipendeva dalla sua collaborazione con lui perché ognuno doveva fare qualcosa. Per tutto il tempo in cui l’opera è progredita, Dio desidera che gli uomini offrano ciò che egli stesso ha dato loro, proprio per svilupparla. Dio, il Creatore dell’uomo, istituendo un piano di generosità sistematica, ha fatto in modo che l’opera fosse finanziata indistintamente da tutti, secondo le loro possibilità. TT1 369.3

Ognuno deve essere il consigliere di se stesso, libero di offrire secondo ciò che ha deciso. Alcuni, però, commettono lo stesso peccato di Anania e Saffira pensando che, sottraendo una parte di ciò che Dio chiede, secondo il piano della decima, i fratelli non lo sapranno mai. Così pensava anche la coppia colpevole il cui esempio ci viene ricordato per avvertirci. Dio in quel caso dimostrò di conoscere i cuori e di non ignorare le motivazioni e i pensieri dell’uomo. Egli ha voluto offrire ai cristiani di ogni tempo un avvertimento affinché non commettano quel peccato verso il quale l’uomo si sente costantemente attratto. TT1 369.4

Anche se l’errore di Anania e Saffira si ripete e non è seguito da nessun segno visibile della disapprovazione di Dio, esso rimane comunque odioso agli occhi dell’Eterno: il trasgressore riceverà la giusta retribuzione nel giorno del giudizio anche se molti, già in questa vita, sono colpiti dalle conseguenze del loro errore. Quando si prende un impegno per l’opera del Signore, si tratta di un voto fatto a Dio che deve essere mantenuto. Ai suoi occhi è un vero sacrilegio prendere per sé ciò che è stato promesso per lo sviluppo della sua opera. TT1 370.1