I tesori delle testimionianze 1

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Capitolo 92: La santità dei comandamenti di Dio

Caro fratello K., nel gennaio del 1875 mi è stato rivelato che nella crescita spirituale della chiesa si presentano numerosi ostacoli e che lo Spirito di Dio è rattristato perché lo stile di vita di molti lascia a desiderare: la fede che professano non è in armonia con le loro opere. Il giorno di riposo non è santificato come si dovrebbe e ogni settimana Dio viene derubato con la trasgressione dei limiti del suo giorno santo: le ore che dovrebbero essere consacrate alla preghiera e alla meditazione sono dedicate a scopi puramente mondani. TT1 334.1

Dio ci ha dato i suoi comandamenti non soltanto perché crediamo in essi, ma perché li osserviamo. Dopo avere gettato le fondamenta della terra, Dio formò il mondo, lo fece bello e creò tutto ciò che poteva essere utile all’uomo, poi istituì il sabato, lo benedisse e lo santificò perché in esso si era riposato dalla meravigliosa opera creativa. Il sabato era stato fatto per l’uomo e l’Eterno vuole che egli si astenga dal lavoro in quel giorno, così come aveva fatto alla fine dei sei giorni della creazione. TT1 334.2

Coloro che rispettano i comandamenti, dopo aver compreso l’importanza del quarto comandamento del decalogo, vi si conformeranno senza discutere sull’opportunità di tale ubbidienza. L’Altissimo creò l’uomo alla propria immagine, gli diede un esempio osservando il settimo giorno che aveva santificato e stabilì che in esso l’uomo doveva rendergli il culto e astenersi da ogni attività temporale. Chiunque infrange il quarto comandamento, dopo essere stato messo al corrente del significato del sabato e delle esigenze ad esso collegate, non sarà considerato innocente agli occhi di Dio. TT1 334.3

Fratello K., lei conosce il pensiero di Dio relativo all’osservanza del sabato, però non agisce in armonia con la fede che professa ed esercita un influsso che favorisce l’incredulità perché lei trasgredisce la legge di Dio. Quando circostanze di carattere temporale la condizionano, lei viola il quarto comandamento senza nessun rimorso. L’osservanza della legge di Dio è per lei una semplice questione di convenienza, nel senso che lei ubbidisce o disubbidisce secondo le esigenze dei suoi affari e delle sue inclinazioni. Questo non significa onorare il sabato come istituzione divina: lei rattrista lo Spirito di Dio e disonora, in questo modo, il Redentore. TT1 334.4