I tesori delle testimionianze 1

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Gli effetti della critica

Tramite i figli indisciplinati Satana ha influenzato, con il suo potere, la mente dei genitori. Molti genitori che osservano il sabato commettono dei peccati per trascuratezza. Satana usa la maldicenza e il pettegolezzo per seminare la discordia, dividere gli amici e indebolire la fede di tanti mettendo in dubbio la nostra posizione. Molti fratelli e sorelle sono pronti a parlare degli errori che essi pensano esistano negli altri e, soprattutto, in coloro che hanno la responsabilità di rivolgere messaggi di avvertimento e rimprovero da parte del Signore. TT1 331.1

I figli di coloro che si lamentano ascoltano con avidità e si nutrono, così, del veleno della critica. In questo modo i genitori chiudono ciecamente la via tramite la quale avrebbero potuto raggiungere il cuore dei propri figli. Quante famiglie condiscono i pasti quotidiani con il dubbio e il sospetto! Esse criticano il carattere dei propri amici e poi lo servono come una pietanza squisita. La maldicenza appare in tavola non solo nei commenti degli adulti, ma anche in quelli dei bambini. Dio viene disonorato. Infatti Gesù disse: “...In verità vi dico che in quanto l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me”. Matteo 25:40. Il Cristo è offeso da coloro che criticano i suoi collaboratori. TT1 331.2

Si è mancato di rispetto nei confronti dei collaboratori che Dio si è scelto e, in alcuni casi, sono stati oggetto di disprezzo da parte di coloro che avrebbero dovuto incoraggiarli. I figli hanno sentito le osservazioni irriguardose dei genitori sui solenni avvertimenti dei collaboratori di Dio; hanno ascoltato parole di scherno e il linguaggio denigratore che di tanto in tanto giungeva alle loro orecchie: è nata in loro la tendenza a mettere gli interessi sacri ed eterni sullo stesso piano delle banali questioni della vita. Questi genitori esercitano un influsso negativo seminando l’incredulità nel cuore dei figli, fin dalla loro più tenera età. Ecco perché essi diventano poco rispettosi e ribelli nei confronti dei rimproveri divini che condannano il peccato. TT1 331.3

In una situazione simile non può non verificarsi una vera decadenza spirituale. Questi padri e queste madri, accecati dal nemico, si stupiscono che i figli siano inclini all’incredulità e al dubbio. Si meravigliano che siano così refrattari all’influsso morale e religioso; se avessero un buon equilibrio spirituale si accorgerebbero subito che questa brutta situazione è la conseguenza del loro influsso domestico, della loro gelosia e della loro mancanza di fiducia. In questo modo, nelle cosiddette famiglie cristiane, l’incredulità si insinua nel cuore dei giovani. TT1 331.4

Molti provano un vero e proprio piacere nell’occuparsi dei difetti, veri o presunti, di chi ha delle grandi responsabilità relative alle istituzioni dell’opera di Dio; essi non prendono in considerazione il bene che è stato realizzato, i benefici che derivano dal duro lavoro e dalla scrupolosa devozione per l’opera di Dio e concentrano la loro attenzione su qualche errore apparente o sulle conseguenze di certe decisioni. Essi immaginano che avrebbero potuto far meglio e con migliori risultati, mentre in realtà avrebbero rifiutato di occuparsene a causa della precarietà della situazione, oppure avrebbero fatto peggio di coloro che hanno svolto l’opera secondo le vie tracciate dalla provvidenza di Dio. TT1 331.5

Questi incorreggibili pettegoli si soffermano sugli aspetti meno positivi dell’opera, come il lichene si abbarbica alle asperità della roccia. Queste persone si indeboliscono spiritualmente perché si occupano continuamente degli errori degli altri. Sono moralmente incapaci di riconoscere le azioni nobili e positive, le iniziative disinteressate, il vero eroismo, lo spirito di sacrificio. Nella loro vita non diventano più nobili ed elevate, più generose o di vedute più ampie, più lungimiranti nei loro progetti perché non sviluppano l’amore che dovrebbe, invece, caratterizzare la vita cristiana. Peggiorano giorno dopo giorno e diventano sempre più accecate dai loro pregiudizi e dai loro punti di vista. Si può dire che la grettezza è il loro elemento naturale e sono circondate da un’atmosfera meschina che distrugge la pace e la felicità. TT1 331.6

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I cristiani devono fare attenzione alle loro parole e non devono mai prestare fede alle parole denigratorie di un amico nei confronti di un altro, soprattutto quando sanno che fra i due non c’è intesa. È crudele fare delle allusioni indirette o delle insinuazioni come se sapeste su quell’amico o su quel conoscente cose che altri ignorano. Queste insinuazioni portano lontano e determinano impressioni sempre più sfavorevoli; mentre tutto sarebbe diverso se i fatti venissero riferiti sinceramente, lealmente e senza esagerazioni. Quante conseguenze negative ha subìto la chiesa per simili atteggiamenti! Il comportamento incoerente dei suoi membri l’ha terribilmente indebolita. La fiducia è stata tradita da membri della stessa chiesa, eppure i colpevoli non pensavano affatto di arrecare un danno. È stata la mancanza di saggezza nella scelta degli argomenti di conversazione che ha provocato effetti così negativi. TT1 332.1

Si dovrebbe parlare di soggetti di carattere spirituale e sacro, mentre è avvenuto esattamente il contrario! Se l’amicizia fra cristiani servisse soprattutto per arricchire lo spirito e la mente non vi sarebbero rimpianti e ci si ricorderebbe della conversazione avuta con viva e profonda soddisfazione. Quando invece il tempo è sprecato in discorsi frivoli e vani, per criticare la vita e il carattere degli altri, l’amicizia sarà fonte di sofferenza e l’influsso esercitato risulterà negativo. — Testimonies for the Church 2:186, 187 (1868). TT1 332.2

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Non dobbiamo lasciarci dominare dalle nostre perplessità e dalle nostre delusioni diventando impazienti e scontrosi. Asteniamoci dallo spirito di contesa, dai cattivi pensieri e dalle critiche per non offendere Dio. Fratello mio, se tu apri la porta del tuo cuore all’invidia e al sospetto, lo Spirito Santo non potrà essere presente in te. Cerca la pienezza che è in Cristo, lavora secondo le sue direttive. Lascia che ogni tuo pensiero, ogni tua azione lo rivelino. Hai bisogno di un battesimo quotidiano di quell’amore che unì gli apostoli e li rese concordi. Questo amore darà salute al corpo, alla mente e allo spirito. Vivi in un’atmosfera che contribuisca a rafforzare la vita spirituale. Coltiva la fede, la speranza, il coraggio e l’amore affinché nel tuo cuore regni la pace di Dio. — Testimonies for the Church 8:191 (1904). TT1 332.3

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Il Signore vive e regna: presto apparirà nella sua maestà e scuoterà la terra. Oggi deve essere proclamato un messaggio speciale, un messaggio che squarcerà le tenebre spirituali, convincerà e convertirà gli uomini. “Affrettati, salva la tua vita!”, questo è l’invito che deve essere rivolto a coloro che vivono nel peccato. Dobbiamo considerare seriamente i tempi in cui viviamo: non abbiamo neppure un momento da perdere nella critica e nell’accusa. Coloro che lo hanno fatto in passato si inginocchino e preghino: si renderanno conto di avere utilizzato le proprie parole e i propri piani al posto delle parole e dei piani di Dio. — Testimonies for the Church 8:36 (1904). TT1 332.4