I tesori delle testimionianze 1

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Capitolo 54: Nessun tempo di grazia dopo il ritorno del Cristo

Quando Gesù lascerà il luogo santissimo per deporre gli abiti sacerdotali e indossare quelli di giudice, l’opera in favore dei peccatori sarà conclusa. È giunto il momento di far echeggiare l’annuncio: “Chi è ingiusto sia ingiusto ancora; ... chi è giusto pratichi ancora la giustizia e chi è santo si santifichi ancora. Ecco, io vengo tosto e il mio premio è meco per rendere a ciascuno secondo che sarà l’opera sua”. Apocalisse 22:11, 12. TT1 197.1

Dio ci ha dato la sua Parola perché tutti la studino e trovino la via che conduce alla vita eterna. Nessuno può sbagliare se si attiene alle sue indicazioni. Il tempo di grazia è concesso a tutti affinché ognuno abbia l’opportunità di formarsi un carattere in vista della vita eterna. A tutti verrà accordata l’opportunità di decidere o per la vita o per la morte. Gli uomini saranno giudicati secondo la conoscenza ricevuta. Nessuno, perciò, sarà ritenuto responsabile della mancanza di conoscenza e degli errori commessi se non avrà ricevuto il messaggio della verità. Infatti, tali persone non hanno peccato respingendo la verità perché nessuno gliel’ha mai presentata. Tutti saranno esaminati prima che Gesù lasci la posizione che occupa nel luogo santissimo. Il tempo di grazia finisce quando termina l’intercessione in favore dei peccatori e Gesù ha indossato gli abiti della giustizia. TT1 197.2

Molti pensano che il tempo di grazia si prolunghi anche dopo la conclusione dell’opera di mediazione di Gesù nel luogo santissimo. Si tratta di un inganno di Satana. Dio prova il mondo attraverso la luce che egli ha dato e ciò avviene prima dell’avvento del Cristo. È durante questo tempo di prova che i caratteri si formano o per la vita o per la morte. Il tempo di grazia, per coloro che scelgono di vivere una vita di peccato e trascurano la grande offerta della salvezza, finisce quando in cielo si conclude il ministero del Cristo, cioè poco prima della sua apparizione sopra le nuvole del cielo. TT1 197.3

Coloro che amano il mondo, la cui mente è carnale e ostile a Dio, si lusingano all’idea che, anche dopo che il Cristo sarà apparso sulle nuvole del cielo, sarà accordato loro un periodo di prova. Il cuore carnale, così contrario alla sottomissione e all’ubbidienza, sarà sedotto e ingannato da questa falsa idea. Molti, vivendo con questa certezza, persevereranno nella loro ribellione nei confronti di Dio, illudendosi che vi sia ancora un periodo di tempo per ravvedersi e avere quindi la possibilità di accettare quella verità che oggi è così impopolare e così contraria alle loro tendenze naturali. Quando, invece, essi non avranno più nulla da rischiare e più nulla da perdere ubbidendo a Cristo e alla verità, allora cercheranno di pensare alla loro salvezza. TT1 197.4

Vi sono, nelle Scritture, alcune cose difficili da capire e che, secondo Pietro, “...gli uomini ignoranti e instabili torcono... a loro propria perdizione”. 2 Pietro 3:16. Nell’arco della nostra vita forse non saremo capaci di spiegare il significato di ogni passo biblico, però non esistono punti fondamentali della verità che siano avvolti dal mistero. Quando verrà il tempo, secondo il piano di Dio, in cui il mondo dovrà prendere una posizione pro o contro la verità per la nostra epoca, le menti saranno spinte dallo Spirito Santo a investigare le Scritture con spirito di preghiera fino a quando, punto dopo punto, non vengano tutte esaminate a fondo, formando una catena perfetta. Ogni fatto che abbia un’attinenza diretta con la salvezza sarà così chiaro che nessuno potrà sbagliarsi o restare nell’ignoranza TT1 198.1