I tesori delle testimionianze 1

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Tentata dalla prosperità

Il Signore disse all’angelo che aveva ricevuto l’incarico di occuparsi di voi: “Io l’ho messa alla prova con la povertà e con l’afflizione ed ella non si è allontanata da me, né si è ribellata. Ora la metterò alla prova con la prosperità e le rivelerò un aspetto del suo carattere che ancora non conosce. Le rivelerò che il denaro è il nemico più pericoloso che abbia incontrato e che le ricchezze sono una trappola per coloro che si sentono al sicuro dalle tentazioni dell’egoismo, dell’esaltazione, della stravaganza, dell’orgoglio e dell’ambizione”. TT1 172.4

Mi fu mostrato che si apriva davanti a lei una via che le offriva l’opportunità di migliorare le sue condizioni e di giungere a ottenere quel denaro che pensava di utilizzare con intelligenza e alla gloria di Dio. Con quanta ansia il suo angelo si chiese come avrebbe affrontato e superato la nuova prova! Quando il denaro iniziò ad affluire nelle sue mani, vidi che lei, a poco a poco, quasi impercettibilmente, si allontanava da Dio. Utilizzò il denaro a suo vantaggio, per circondarsi delle cose belle di questa vita. Vidi che gli angeli la guardavano con tristezza, dispiaciuti di doverla abbandonare. Comunque lei non notò la loro assenza e proseguì per la sua strada, senza preoccupazioni. TT1 172.5

Nella prosperità non ha realizzato i progetti concepiti nel periodo della povertà. Le ricchezze l’hanno distolta dai suoi buoni propositi e hanno aumentato le sue preoccupazioni. Molti hanno sollecitato il suo intervento. Coloro a cui aveva fatto del bene l’hanno lodata e ha imparato a desiderare questa lode espressa da povere labbra mortali. Viveva in una grande città e pensava che fosse una scelta obbligata per conservare il prestigio e avere successo negli affari, grazie ai legami con i suoi vicini. Lei, però, è andata troppo lontano e si è lasciata influenzare dalle opinioni e dal giudizio degli altri: ha speso del denaro inutilmente per soddisfare i suoi piaceri e il suo orgoglio, dimenticando che i suoi beni appartenevano innanzi tutto al Signore. Quando spendeva soltanto in vista della sua soddisfazione non teneva conto che gli angeli ne prendevano nota per redigere un rapporto di cui un giorno si sarebbe vergognata. L’angelo, additandola, disse: “Ha cercato la sua gloria e non quella di Dio”. Si è addirittura vantata del fatto che aveva la possibilità di acquistare quelle cose... TT1 173.1