I tesori delle testimionianze 1

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Un grande pericolo

La sua fede e la sua semplice fiducia in Dio iniziarono a svanire non appena iniziò ad avere denaro a disposizione. Non si allontanò immediatamente da Dio: il processo fu graduale. Iniziò trascurando la meditazione del mattino e della sera. La moglie di suo figlio le ha creato contrattempi spiacevoli che l’hanno scoraggiata; ha smesso di coltivare l’abitudine del culto di famiglia e la sua non è più una casa di preghiera. Gli affari hanno preso il primo posto, mentre il Signore e la sua verità sono passati in secondo piano. Ripensi ai momenti iniziali della sua esperienza religiosa: le prove l’avrebbero forse distolta dalla preghiera? TT1 173.2

Trascurando la preghiera ha perso quell’influsso che avrebbe dovuto conservare. Era suo dovere onorare Dio senza preoccuparsi delle conseguenze. Le sue richieste avrebbero dovuto essere espresse al Signore, mattina e sera. Avrebbe dovuto esercitare il sacerdozio nella sua famiglia, confessando i suoi peccati e quelli dei suoi figli. Se fosse rimasta fedele, Dio non l’avrebbe abbandonata a se stessa. TT1 173.3

Ha speso il suo denaro per cose inutili, unicamente in funzione dell’apparenza. Si era tanto rattristata constatando questo peccato nella vita degli altri, ma ora lo commette lei stessa derubando Dio. Il Signore, allora, ha detto: “Le permetterò, per un po’ di tempo, di percorrere la via che ha scelto, sminuirò la sua intelligenza e annullerò la sua saggezza: le mostrerò che la sua forza è debolezza e la sua saggezza è follia. La umilierò e le farò vedere quanto si è allontanata da me. Se non ritornerà a me con tutto il suo cuore e non mi riconoscerà in tutte le sue vie, distruggerò l’orgoglio della madre e dei figli e la povertà sarà nuovamente la sua eredità. Il mio nome sarà esaltato. “Lo sguardo altero dell’uomo del volgo sarà abbassato, e l’orgoglio de’ grandi sarà umiliato...”” Isaia 2:11. TT1 173.4

Nella sua precedente esperienza, il Signore le aveva dato dei talenti preziosi per esercitare un influsso positivo nei confronti degli altri, ma non le aveva affidato delle ricchezze e non si aspettava, vista la sua povertà, che lei desse quel che non era in grado di dare. Come la vedova del Vangelo lei offriva ciò che poteva, sebbene, tenuto conto delle circostanze, avrebbe potuto sentirsi scusata anche facendo meno. A causa del suo cattivo stato di salute Dio non le chiedeva quell’energia vitale di cui il male l’aveva privata. Nonostante fosse limitata nell’influsso e nel denaro, Dio accettava i suoi sforzi per fare il bene e contribuire allo sviluppo della sua opera nella misura del possibile. Il Signore non disprezza l’umile offerta fatta con entusiasmo e sincerità. TT1 174.1

Lei ha un temperamento ardente. Il fervore per una buona causa è degno di lode. Nelle sue precedenti difficoltà e perplessità era zelante, al servizio di Dio. Le piaceva presentare le prove che sostenevano la correttezza della nostra posizione a quanti non credevano nella verità per il nostro tempo: ne parlava con sicurezza perché per lei erano una realtà. La verità rappresentava una parte intrinseca del suo stesso essere e coloro che ascoltavano i suoi vibranti appelli non avevano il minimo dubbio sulla sua onestà ed erano convinti che lei avesse ragione. TT1 174.2

Dio l’ha benedetta estendendo il suo influsso. L’Eterno, inoltre, ha voluto metterla alla prova offrendole anche il talento del denaro e così ora ha una duplice responsabilità. Quando le sue condizioni economiche cominciarono a migliorare lei disse: “Non appena avrò una casa potrò fare delle offerte per l’opera di Dio”. Quando, però, acquistò la casa si accorse che c’erano tante altre cose da fare affinché tutto intorno a lei risultasse confortevole e gradevole; dimenticò il Signore, le sue esigenze e si sentì meno disponibile per l’opera di Dio di quanto non lo fosse stata nei lontani giorni della sua povertà. TT1 174.3

Cercava l’amicizia del mondo e si separò sempre più da Dio, dimenticando l’esortazione del Cristo: “Badate a voi stessi, che talora i vostri cuori non siano aggravati da crapula, da ubriachezza e dalle ansiose sollecitudini di questa vita, e che quel giorno non vi venga addosso all’improvviso come un laccio”. Luca 21:34. “Perciò, chi si pensa di stare ritto, guardi di non cadere”. 1 Corinzi 10:12. TT1 174.4

Nella vita cristiana vi sono tre parole d’ordine che devono essere tenute sempre presenti se si vuole impedire a Satana di avere il sopravvento su di noi: vigilanza, preghiera, lavoro. La preghiera e la vigilanza sono necessarie per progredire nella vita spirituale. Non vi è mai stato, nella storia della sua vita, un momento più importante di questo. L’unica sua salvezza è vigilare come una sentinella. Vegli e preghi sempre: ecco il segreto per resistere alla tentazione e per non cadere. Con quanto fervore avrebbe dovuto lavorare durante questi ultimi anni, quando il suo influsso era così importante! TT1 174.5

Cara sorella, la lode e l’adulazione degli uomini hanno esercitato su di lei un influsso superiore a quanto avesse immaginato. Lei non ha fatto fruttare i suoi talenti. Lei, che per natura è affettuosa e generosa, ha manifestato questi tratti di carattere solo fino a un certo punto e non quanto Dio avrebbe desiderato. Non basta possedere questi doni. Dio vuole che li utilizziamo perché egli li ha dati per benedire coloro che sono in difficoltà e per sviluppare la sua opera per la salvezza dell’uomo... TT1 174.6