I tesori delle testimionianze 1

133/336

Aspirazioni spirituali più elevate

Grazie all’amore, lo spirito raggiungerà un livello spirituale più elevato, una maggiore conoscenza delle realtà divine e si accontenterà solo della pienezza. Molti, pur definendosi cristiani, non si rendono conto della forza spirituale che potrebbero ottenere se avessero lo stesso zelo, la stessa ambizione e la stessa perseveranza per acquisire conoscenze divine così come si impegnano per quelle terrene. Le masse cristiane si sono accontentate di una scarsa maturità spirituale. Non si interessano di cercare innanzi tutto il regno di Dio e la sua giustizia, ecco perché “il mistero della pietà” è per loro incomprensibile. La conoscenza che hanno del Cristo non scaturisce da un’esperienza personale. TT1 170.1

Supponiamo che questi uomini e donne, che si accontentano di essere dei paralitici e dei nani spirituali, siano trasportati improvvisamente in cielo e per un attimo si rendano conto della perfezione e della santità che vi regna. Ognuno manifesta amore, ogni volto risplende di gioia, una musica incantevole risuona in onore di Dio e dell’Agnello, i santi sono inondati dalla luce che emana costantemente dal volto di colui che siede sul trono e dal volto dell’Agnello, la gioia che si respira offre sempre nuove occasioni di progresso in quanto più i santi ricevono gioia da Dio, più sono in grado di provarne le forme più elevate e, quindi, le manifestazioni di gloria e di benedizione sono incessanti. Queste persone potrebbero unirsi alla folla celeste, partecipare ai canti, provare quella gioia pura e travolgente che scaturisce da Dio e dall’Agnello? Certamente no! Dio ha dimostrato la sua pazienza nei loro confronti per anni, per permettere loro di imparare il linguaggio del cielo e diventare “...partecipi della natura divina dopo esser fuggiti dalla corruzione che è nel mondo...” 2 Pietro 1:4. TT1 170.2

Essi, purtroppo, avevano delle motivazioni egoistiche: non hanno utilizzato le loro facoltà intellettuali e le loro energie per il bene. Non potevano quindi permettersi di collaborare con Dio senza riserve, facendo di questo servizio la loro occupazione principale. TT1 170.3

Essi hanno privilegiato le loro attività terrene e vi hanno impegnato le energie migliori, mentre per il Signore non rimanevano che pensieri banali e passeggeri. Queste persone potranno essere trasformate dopo l’avvertimento finale: “Chi è santo si santifichi ancora e chi è contaminato si contamini ancor più”? Quel momento è imminente. TT1 170.4

Coloro che avranno abituato il loro spirito a vivere profonde esperienze spirituali saranno trasformati senza essere sopraffatti dalla purezza e dalla gloria trascendente del cielo. Si può avere una buona conoscenza delle arti, essere al corrente delle scienze, eccellere nella musica e nelle lettere, sentirsi a proprio agio in pubblico, ma, tutto ciò, a cosa può servire per prepararsi per il cielo? Può forse servirci per presentarci davanti al tribunale di Dio? TT1 170.5

Non ingannarti: non ci si può beffare di Dio. Soltanto la santificazione può prepararti per il regno di Dio. Soltanto una sincera devozione, frutto dell’esperienza, può permetterti di ottenere un carattere puro ed elevato, per vivere in presenza del Signore che abita una luce inaccessibile. Il carattere che avremo in cielo deve essere acquisito qui sulla terra, perché non si può ottenere in nessun altro modo. Perciò, inizia subito. Non illuderti pensando che verrà il tempo in cui potrai fare, con maggiore facilità, uno sforzo adeguato. Ogni giorno che passa accresce la distanza fra noi e Dio. Preparati per l’eternità con uno zelo che forse non hai mai provato. Esercita la tua mente ad amare la Bibbia, le riunioni di preghiera, il tempo riservato alla meditazione e, soprattutto, i momenti in cui lo spirito entra in comunione con Dio. Se un giorno vuoi far parte del coro celeste acquisisci fin d’ora, qui sulla terra, lo spirito del cielo. TT1 170.6

Oggi inizia per te un nuovo anno di vita. L’angelo gira una nuova pagina del suo libro. Che cosa vi verrà scritto? Trascurerai Dio e non compirai il tuo dovere? Al contrario, mi auguro che ci sia scritto un resoconto di cui tu non debba vergognarti quando un giorno sarà letto agli uomini e agli angeli. TT1 171.1

Greenville, Michigan

27 luglio 1868