I tesori delle testimionianze 1

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Mancanza di maturità spirituale

Possiamo decidere di raggiungere una vita spirituale più matura esercitando continuamente il nostro spirito. Non è sufficiente pregare. Devi abituarti a concentrare la tua attenzione sulle realtà spirituali: questo esercizio ti darà forza. Molti cosiddetti cristiani seguono una via che li condurrà a degli insuccessi in entrambe le direzioni. Essere cristiano per metà e legato alle realtà terrene per l’altra metà significa appartenere al mondo per il 99%. TT1 169.1

Dio ci chiede di avere una vita spirituale, ma migliaia di persone affermano: “Non so cosa mi succeda: mi manca la forza spirituale, non ho lo Spirito di Dio”. Eppure sono proprio loro che, quando si tratta di parlare di realtà terrene, diventano energici ed eloquenti. Ascoltateli, invece, quando partecipano a un incontro della chiesa: riescono a pronunciare appena una dozzina di parole in maniera intelligibile. Sono uomini e donne che appartengono al mondo e hanno sviluppato tendenze mondane al punto tale che ormai le loro stesse facoltà mentali si sono orientate o consolidate in quella direzione. Essi appaiono deboli come bambini quando si tratta di affrontare realtà spirituali nelle quali dovrebbero essere, invece, forti e intelligenti. Non amano soffermarsi sul “mistero della pietà”. Non conoscono il linguaggio del cielo e non sviluppano la loro mente per prepararsi a cantare gli inni celesti e a godere delle esperienze spirituali che, un giorno, condivideranno con tutti gli altri credenti. TT1 169.2

Alcuni cosiddetti cristiani non sono abituati a prendere in considerazione le realtà celesti e non entreranno mai per le porte della nuova Gerusalemme perché non sono interessati a ciò che vi accade. Essi non hanno abituato il loro spirito a dedicarsi con gioia alla meditazione delle realtà divine. Cosa faranno nel regno dei cieli? Come possono gioire delle esperienze spirituali, pure e sante del cielo, se qui sulla terra non le hanno mai apprezzate? Regnerà un’atmosfera di purezza a cui non sono abituati. Quando erano sulla terra avevano una vocazione precisa e sapevano perfettamente ciò che dovevano fare. Le loro peggiori qualità, esercitate costantemente, si sono sviluppate, mentre le facoltà più nobili, non utilizzate, si sono atrofizzate. Non hanno saputo discernere le realtà spirituali perché miravano a quelle terrene, non hanno saputo rendersi conto che quelle celesti erano le più importanti. TT1 169.3

Lo spirito deve essere educato e disciplinato per amare la purezza. Devi apprezzare tutto ciò che è spirituale se vuoi crescere nella grazia e nella conoscenza della verità. Il desiderio di essere buono e veramente santificato è positivo, ma se ti fermi a questo stadio non servirà a nulla. I buoni propositi sono inutili se non si concretizzano. Molti si perderanno, pur sperando e desiderando essere cristiani, perché non compiono uno sforzo perseverante: pesati sulle bilance celesti saranno trovati mancanti. La volontà deve essere esercitata nella giusta direzione. Devi dire: “Voglio essere un cristiano con tutto il cuore; voglio conoscere la lunghezza, la larghezza, la profondità e l’altezza dell’amore perfetto”. Ascolta le parole di Gesù: “Beati quelli che sono affamati ed assetati della giustizia, perché essi saranno saziati”. Matteo 5:6. Il Cristo ha ampiamente provveduto affinché chi ha fame e sete di giustizia sia soddisfatto. TT1 169.4