I tesori delle testimionianze 1

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Il valore di un uomo

La morte dei martiri non può essere paragonata a quella del Figlio di Dio. Dovremmo avere una visione più ampia della vita, delle sofferenze e della morte del Figlio. Quando l’opera di espiazione è valutata correttamente, si riesce a comprendere il valore infinito che Dio attribuisce alla salvezza degli uomini. Rispetto alla vita eterna tutto il resto è insignificante. Eppure, con quanto disprezzo vengono considerati i consigli del nostro Salvatore! Il nostro cuore, spesso, è così legato al mondo che gli interessi egoistici chiudono la porta al Figlio di Dio. Ipocrisia, orgoglio, egoismo, interesse, invidia, malizia, passione hanno riempito il cuore di molti al punto tale che per il Cristo non c’è più posto. TT1 163.1

Egli era ricco, eppure per amor nostro è diventato povero perché potessimo arricchirci. Era rivestito di luce e di gloria, circondato da schiere di angeli pronti a eseguire i suoi ordini, eppure rivestì la nostra natura e decise di vivere fra uomini peccatori. Tutto ciò dimostra un amore che nessun linguaggio può esprimere e che supera ogni conoscenza. TT1 163.2

Grande è “il mistero della pietà”! Dobbiamo sentirci sollevati, edificati e rapiti dall’amore del Padre e del Figlio. I discepoli del Cristo devono imparare a trasmettere in qualche modo quell’amore misterioso che li preparerà a unirsi ai redenti, quando proclameranno “...A Colui che siede sul trono e all’Agnello siano la benedizione e l’onore e la gloria e l’imperio, nei secoli dei secoli”. Apocalisse 5:13. TT1 163.3

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Il Cristo diede se stesso, quale sacrificio espiatorio, per la salvezza del mondo. Egli fu trattato come noi meritavamo, affinché potessimo essere trattati come egli meritava. Egli fu condannato per i nostri peccati, che non aveva condiviso, perché potessimo essere giustificati tramite la sua giustizia, a cui non avevamo nessun diritto. Egli subì la morte che era stata decretata per noi, affinché ricevessimo la vita che gli apparteneva: “...per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione”. Isaia 53:5. — Testimonies for the Church 8:208, 209 (1904). TT1 163.4

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Il tema preferito del Cristo era il carattere del Padre e l’infinito amore di Dio. Questa profonda conoscenza dell’Eterno fu il dono del Cristo agli uomini e questo dono egli lo affidò al suo popolo perché, a sua volta, lo comunicasse al mondo. — Testimonies for the Church 6:55 (1900). TT1 163.5