La Storia Della Redenzione
La tentazione
Dopo il suo battesimo nel Giordano, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo. Lo Spirito Santo lo aveva preparato per affrontare quel momento così difficile a causa delle forti tentazioni. Fu tentato da Satana per quaranta giorni e in quel periodo non mangiò nulla. Lo scenario che lo circondava non era piacevole, e la sua natura umana lo spingeva ad allontanarsene. SDR 138.5
In quel luogo solitario e desolato avrebbe incontrato solo animali selvatici e il diavolo. Il Figlio di Dio era pallido e magro per il digiuno e la sofferenza che provava. Ma il suo cammino era segnato e doveva affrontare quella prova per adempiere la sua missione. SDR 138.6
Satana approfittò delle sofferenze del Figlio di Dio e, visto che si era umiliato come un uomo, si preparò ad assalirlo con ogni tipo di tentazione sperando di ottenere la vittoria. Satana gli presentò questa tentazione: “Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani”. Matteo 4:3. Voleva che Gesù dimostrasse di essere il Messia, esercitando il suo potere divino. Gesù rispose con calma: “Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”. Versetto 4. SDR 139.1
Satana cercò di coinvolgerlo in una discussione riguardo alla sua posizione di Figlio di Dio. Fece riferimento alla sua debolezza e alle sue sofferenze e, con orgoglio, affermò di essere più forte di lui. Ma la voce proveniente dal cielo che aveva detto: “Tu sei il mio diletto Figlio, in te mi sono compiaciuto” era sufficiente a sostenere Gesù nelle sue sofferenze. Vidi che Cristo non doveva fare niente per convincere Satana del suo potere o del fatto di essere il Salvatore del mondo. Il diavolo aveva già prove sufficienti della posizione eminente e dell’autorità del Figlio di Dio. Il suo rifiuto di riconoscere questa autorità lo aveva escluso dal cielo. SDR 139.2
Satana, per manifestare il suo potere, condusse Gesù sul pinnacolo del tempio di Gerusalemme: lo tentò invitandolo a dimostrare di essere Figlio di Dio gettandosi nel vuoto. Satana usò le parole ispirate: “Sta scritto: egli darà ordine ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché tu non urti con il piede contro una pietra”. Gesù gli rispose dicendo: “È altresì scritto: Non tentare il Signore Dio tuo”. Versetti 6, 7. SDR 139.3
Satana voleva indurre Gesù a dubitare della misericordia del Padre e rischiare la sua vita prima del compimento della sua missione. Sperava che il piano della salvezza fallisse, ma era stato così ben congegnato che Satana non poteva distruggerlo o rovinarlo. SDR 139.4
Cristo è l’esempio per tutti i cristiani. Quando sono tentati, o quando i loro diritti sono messi in discussione, devono sopportare con pazienza. Non devono pensare di avere il diritto di invocare il Signore perché manifesti il suo potere contro i loro nemici, a meno che Dio ne sia direttamente onorato e glorificato. Se Gesù si fosse gettato dal pinnacolo del tempio, non avrebbe glorificato il Padre, perché nessuno sarebbe stato testimone dell’evento, salvo Satana e gli angeli di Dio. Avrebbe solo significato manifestare la sua potenza davanti al suo peggior nemico. Avrebbe significato abbassarsi davanti a colui che Gesù doveva sconfiggere. SDR 139.5
“Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria dicendogli: ‘Tutte queste cose ti darò se tu ti prostri e mi adori’. Allora Gesù gli disse: ‘Vattene, Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto’”. Versetti 8-10. SDR 140.1
Satana presentò a Gesù i regni del mondo nella prospettiva più attraente. Se Gesù l’avesse adorato, avrebbe ricevuto il diritto di possedere la terra. Satana sapeva che se il piano della salvezza si fosse compiuto, e Gesù fosse davvero morto per riscattare l’uomo, avrebbe perso parte del suo potere, che poi alla fine gli sarebbe stato tolto e lui stesso sarebbe stato distrutto. Ecco perché cercava di impedire, per quanto possibile, il compimento della grande opera che il Figlio di Dio aveva iniziato. Se il piano per la redenzione dell’uomo fosse fallito, Satana si sarebbe tenuto il regno che pretendeva di possedere. Se fosse riuscito nel suo intento si sarebbe arrogato il diritto di regnare al posto di Dio. SDR 140.2