La Storia Della Redenzione

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Il ritorno dell’arca in Israele

Tra i filistei ve ne erano alcuni pronti a opporsi alla restituzione dell’arca; era umiliante per loro, pieni di orgoglio, riconoscere il potere del Dio d’Israele. I sacerdoti e gli indovini dissero: “Fate dunque un carro nuovo, poi prendete due vacche che allattino su cui non è mai stato posto il giogo e attaccate al carro le vacche, ma riportate i loro vitelli nella stalla, lontano da esse. Poi prendete l'arca dell'Eterno e ponetela sul carro; e deponete i lavori d'oro che mandate all'Eterno come offerta di riparazione in una cesta accanto ad essa; così la rimanderete, ed essa se ne andrà. E state a vedere: se sale per la via che porta al suo territorio, verso Beth-Scemesh, è l’Eterno che ci ha fatto questo grande male; altrimenti sapremo che non è stata la sua mano a percuoterci, ma che questo ci è avvenuto per caso”. Essi dunque fecero così; presero due vacche che allattavano le attaccarono al carro e chiusero nella stalla i loro vitelli”. 1 Samuele 6:7-10 SDR 132.2

Appena le mucche furono libere, muggendo, presero la strada che le avrebbe portate direttamente a Beth-Scemesh, da cui passarono con il prezioso carico indenne, senza che nessun uomo le guidasse. Dio proteggeva l’arca con la sua presenza. I capi dei Filistei seguirono l'arca fino al confine di Beth-Scemesh. Non osavano affidare quel sacro scrigno interamente alle mucche. Temevano che se fosse accaduto qualcosa di male, sarebbero venute su di loro calamità maggiori. Non sapevano che gli angeli di Dio accompagnavano l'arca e guidavano le mucche nel loro corso fino al luogo a cui apparteneva. SDR 132.3