La Storia Della Redenzione
La cattura dell’arca
“Quando l'arca del patto dell'Eterno entrò nell'accampamento, tutto Israele esplose in un grido di gioia così forte che la terra stessa tremò. I Filistei, all'udire il fragore di quel grido, dissero: «Che significa il fragore di questo grande grido nell'accampamento degli Ebrei?». Vennero poi a sapere che l'arca dell'Eterno era arrivata nell'accampamento. Così i Filistei ebbero paura, perché dicevano: «DIO è venuto nell'accampamento». Ed esclamarono: «Guai a noi! Poiché una tale cosa non è mai avvenuta prima. Guai a noi! Chi ci salverà dalle mani di questi dei potenti? Questi sono gli dei che colpirono gli Egiziani con ogni sorta di piaghe nel deserto. Siate forti e comportatevi da uomini, o Filistei, affinché non diventiate schiavi degli Ebrei, come essi sono stati schiavi vostri. Comportatevi da uomini e combattete! Così i Filistei combatterono e Israele fu sconfitto; e ciascuno fuggì alla sua tenda. La strage fu veramente grande; in Israele caddero trentamila fanti. Anche l'arca di DIO fu presa e i due figli di Eli, Hofni e Finehas, morirono”. 1 Samuele 4:5-11 SDR 129.5
I Filistei pensavano che quest'arca fosse il dio degli Israeliti. Non sapevano che il Dio vivente, che creò i cieli e la terra, che diede la Sua legge sul Sinai, trasmise prosperità e avversità secondo l'obbedienza o la trasgressione della Sua legge contenuta nel sacro scrigno. SDR 130.1
Quando iniziò la battaglia Eli, ormai vecchio e cieco, era rimasto a Sciloh, dove attendeva di conoscere il risultato del conflitto, animato da tristi presagi e “...gli tremava il cuore per l’arca di Dio”. 1 Samuele 6:13. Seduto lungo la strada davanti alla porta del santuario, giorno dopo giorno aspettava con ansia un messaggero proveniente dal campo di battaglia. Eli sentì le grida e i lamenti che provenivano dalla città, e quando il messaggero venne condotto da lui, gli disse: “Israele è fuggito dinanzi ai Filistei, e v’è stata una grande strage fra il popolo; anche i tuoi due figliuoli Hofni e Fineas sono morti...”. 1 Samuele 6:17. Eli sentì le grida e i lamenti che provenivano dalla città, e quando il messaggero venne condotto da lui, gli disse: “Israele è fuggito dinanzi ai Filistei, e v’è stata una grande strage fra il popolo; anche i tuoi due figliuoli Hofni e Finehas sono morti...”. 1 Samuele 6:17. Eli sopportò questa terribile notizia, che comunque si aspettava di ricevere, ma quando il messaggero aggiunse: “L’arca di Dio è stata presa” sul suo volto si dipinse un’angoscia indicibile. L’idea che il suo peccato avesse disonorato Dio al punto da privare Israele della presenza divina, era per lui insopportabile. Eli svenne, e cadendo “si ruppe la nuca e morì”. 1 Samuele 6:18. SDR 130.2
Eli aveva condiviso l'ira di Dio che era scesa sui suoi figli. Era colpevole in gran parte delle loro trasgressioni, perché aveva criminalmente trascurato di trattenerle. La cattura dell'arca di Dio da parte dei Filistei era considerata la più grande calamità che potesse colpire Israele. Comprendendo che l’ultima speranza d’Israele era svanita, la moglie di Fineas in fin di vita, chiamò il figlio appena nato Icabod, cioè “inglorioso” e ripeté tristemente ancora una volta: “...La gloria si è allontanata da Israele, perché l’arca di Dio era stata presa”. 1 Samuele 4:21. SDR 130.3