La Storia Della Redenzione

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La visione di Pietro

L’angelo dopo aver incontrato Cornelio, andò da Pietro, in Ioppe. In quel momento Pietro stava pregando sulla terrazza della casa dove alloggiava, e leggiamo che “ebbe fame e desiderava prender cibo; e mentre quelli di casa glielo preparavano, fu rapito in estasi”. Atti 10:10 Pietro era affamato non solo di cibo materiale. Dalla terrazza aveva visto la città di Ioppe e i dintorni, e bramava la salvezza dei suoi concittadini. Egli desiderava intensamente di spiegare loro le profezie bibliche riguardanti le sofferenze e la morte di Cristo. SDR 202.3

“Nella visione, Pietro vide il cielo aperto e scendere verso di lui un oggetto simile ad un gran lenzuolo, tenuto ai quattro capi e che veniva calato a terra, dentro il quale vi erano tutte le specie di quadrupedi, di fiere, di rettili terrestri e di uccelli del cielo. E una voce gli disse: «Pietro, alzati, ammazza e mangia! Ma Pietro rispose: «Niente affatto, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di impuro e di contaminato”. E la voce gli disse per la seconda volta: «Le cose che Dio ha purificate, tu non farle impure». Or questo avvenne per tre volte; poi l'oggetto fu di nuovo ritirato in cielo”. Atti 10:11-16 SDR 202.4

Questa visione trasmise a Pietro sia rimprovero che istruzione. Essa gli rivelò il piano di Dio nel quale era stato stabilito che mediante la morte di Cristo i Gentili sarebbero diventati co-eredi insieme agli ebrei della salvezza. Fino allora nessuno dei discepoli aveva predicato il Vangelo ai Gentili. Nella loro mente, il muro di separazione distrutto dalla morte di Cristo, esisteva ancora, e la loro opera era stata confinata agli ebrei, perché avevano ritenuto che i Gentili fossero esclusi dalle benedizioni del Vangelo. Ora il Signore cercò di insegnare a Pietro che il piano divino includeva il mondo intero. SDR 202.5

Molti dei Gentili erano stati attenti ascoltatori delle prediche di Pietro e degli altri apostoli, e molti degli ellenisti erano diventati seguaci di Cristo, ma la conversione di Cornelio doveva essere la prima in importanza fra i Gentili. SDR 203.1

Per la chiesa di Cristo era giunto il tempo di entrare in una fase di lavoro completamente nuova. La porta che molti giudei convertiti avevano tenuta chiusa contro i Gentili, ora doveva essere spalancata. I Gentili che accettavano il Vangelo dovevano essere considerati uguali ai discepoli ebrei, senza la necessità di osservare il rito della circoncisione. Alcuni hanno insistito sul fatto che questa visione aveva uno specifico significato, ossia, che Dio aveva rimosso il divieto dell'uso della carne di animali che aveva precedentemente dichiarato impuro; e che quindi la carne dei suini era adatta al cibo. Questa è un'interpretazione del tutto errata, ed è chiaramente contraddetta nel racconto scritturale della visione e delle sue conseguenze. SDR 203.2

La visione di ogni sorta di bestie vive, contenuta nel lenzuolo e di cui a Pietro era stato comandato di uccidere e mangiare, essendo certo che ciò che Dio aveva purificato non avrebbe dovuto essere chiamato da lui comune o impuro, era semplicemente un'illustrazione che presentava alla sua mente la vera posizione dei pagani; che con la morte di Cristo furono fatti compagni, eredi dell'Israele di Dio. Trasmetteva a Pietro sia la riprensione che l'istruzione. Finora il suo lavoro comprendeva unicamente gli ebrei; infatti egli considerava i gentili come una razza impura, esclusi dalle promesse di Dio. La sua mente, ora era portata a comprendere l’estensione mondiale del piano di Dio. SDR 203.3

Mentre Pietro stava riflettendo sulla visione, lo Spirito gli disse: “E, come Pietro si chiedeva perplesso che cosa potesse significare la visione che aveva avuto, ecco che gli uomini mandati da Cornelio, informatisi della casa di Simone, si presentarono alla porta. E, chiamato qualcuno, domandarono se Simone, soprannominato Pietro, si trovasse lì. Mentre Pietro stava riflettendo sulla visione, lo Spirito gli disse: «Ecco, tre uomini ti cercano. Alzati dunque, scendi e va’ con loro senza alcuna esitazione, perché sono io che li ho mandati”. Atti 10:17-20 SDR 203.4

Per Pietro quest’ordine fu una prova, e fu con riluttanza che intraprese questo dovere, ma non osava disubbidire. “Allora Pietro scese dagli uomini che gli erano stati mandati da Cornelio e disse loro: «Ecco, sono io quello che cercate; qual è il motivo per cui siete qui?» Ed essi dissero: «Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, di cui rende buona testimonianza tutta la nazione dei Giudei, è stato divinamente avvertito da un santo angelo di farti chiamare in casa sua e di ascoltare ciò che avrai da dirgli”. Atti 10:21, 22 SDR 204.1

Ubbidendo alle istruzioni ricevute da Dio, l’apostolo promise di seguirli. Il mattino seguente, Pietro si avviò verso Cesarea accompagnato da sei fratelli. Quest’ultimi dovevano essere dei testimoni in tutto ciò che egli avrebbe detto e fatto durante la visita ai Gentili; perché Pietro sapeva che sarebbe stato chiamato a rendere conto di avere trasgredito un insegnamento giudaico. SDR 204.2