La Storia Della Redenzione
Cornelio visitato da un angelo
L’angelo apparve a Cornelio, mentre egli pregava. Sentendosi chiamare per nome, il centurione ebbe paura, ma riconoscendo che il messaggero era mandato da Dio, disse: Che c'è, Signore?». Allora l'angelo gli disse: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite davanti a Dio, come una ricordanza; or dunque manda degli uomini a Ioppe e fa’ chiamare Simone, soprannominato Pietro. Egli si trova presso un certo Simone, conciatore di pelli, che ha la casa vicino al mare; egli ti dirà ciò che devi fare”. Atti 10:4-6 SDR 201.2
La chiarezza di queste indicazioni, le quali informavano non solo circa il nome ma anche circa l’occupazione dell’uomo presso cui Pietro albergava, mostra che il cielo è al corrente con la storia e gli affari degli uomini in ogni momento della vita. Dio è familiare con l’esperienza e il lavoro dell’umile operaio quanto con quelli di un re che governa il suo regno. “Manda degli uomini a Ioppe e fa’ chiamare Simone, soprannominato Pietro”. Atti 10:5 SDR 201.3
Così Dio diede evidenza dell’importanza che attribuiva al ministero del Vangelo e alla sua chiesa organizzata. L’angelo non fu inviato per raccontare a Cornelio la storia della croce. Un uomo soggetto, come il centurione, alla fragilità umana e alla tentazione, doveva testimoniare a lui del Salvatore crocifisso e risorto. SDR 201.4
Come suoi rappresentanti tra gli uomini, Dio non scelse gli angeli che non sono mai caduti, ma esseri umani, uomini che hanno passioni simili a coloro che cercano di salvare. Cristo diventò uomo per poter raggiungere l’umanità. La salvezza doveva essere portata al mondo da un salvatore divino-umano. E a uomini e donne è stato affidato il sacro compito di far conoscere “le imperscrutabili ricchezze di Cristo”. Efesini 3:8 SDR 201.5
Il Signore, nella sua saggezza, porta quelli che cercano la verità in contatto con uomini e donne che conoscono il Vangelo. è nel piano di Dio che coloro che hanno ricevuto la luce la impartiscano a quelli che sono nell’oscurità. L’uomo, traendo la sua efficienza dalla grande Sorgente di saggezza, è lo strumento, l’agente, mediante il quale il Vangelo esercita il suo influsso trasformatore sulla mente e sul cuore. SDR 202.1
Cornelio fu felice di ubbidire alla visione. Quando l’angelo se ne fu andato, il centurione “chiamò due dei suoi domestici e un soldato fidato, di quelli addetti al suo personale servizio, raccontò loro ogni cosa e li mandò a Ioppe”. Atti 10:7,8 SDR 202.2