Vivere Attraverso La Fede

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I Cieli stanno raccontando, 20 gennaio

Levate in alto i vostri occhi e guardate: Chi ha creato queste cose? Colui che fa uscire il loro esercito in numero e le chiama tutte per nome; per la grandezza del suo vigore e la potenza della sua forza, nessuna manca. Isaia 40:26 VAF 26.1

Il grande libro della natura di Dio è aperto per noi per studiare, e da esso dobbiamo attingere idee più elevate della Sua grandezza e dell’amore e della gloria insuperati. Egli avrebbe voluto che i Suoi figli apprezzassero le Sue opere e si dilettassero della semplice e tranquilla bellezza con cui ha adornato la loro dimora terrena. 5BC 1087 VAF 26.2

Dio esorta le Sue creature a separarsi dalla confusione e dalle perplessità che li circondano e ammirare la Sua opera. I corpi celesti sono degni di contemplazione. Dio li ha creati per il bene dell’uomo, e mentre studiamo le Sue opere, gli angeli saranno al nostro fianco per illuminare la nostra mente e proteggerla dall’inganno satanico. 4BC 1145 VAF 26.3

Esci caro giovane, di notte, e guarda le glorie del firmamento. Guarda le gemme di luce che amano i cieli preziosi come l’oro. Lì c’è una grande gloria, ma milioni di menti sono così ottusi da non poter apprezzare questo tesoro. Un po’ di paradiso è sospeso davanti a noi per testimoniare le glorie del cielo. Letter 41, 1877 VAF 26.4

Non stiamo semplicemente guardando i cieli per considerare le opere di Dio. Egli vorrebbe che studiassimo le opere dell’infinito affinché da questo studio potessimo imparare ad amare, a riverirlo e a obbedirlo. 4BC 1145 VAF 26.5

Ogni stella splendente che Dio ha posto nei cieli obbedisce al Suo mandato e dà la sua particolare luce per rendere belli i cieli di notte; così ogni anima convertita mostri la misura della luce che gli è stata affidata; e mentre risplende, la luce aumenterà e diventerà più luminosa. Dai la tua luce... riversa le tuoi raggi sulo cielo. O figlia di Sion “Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e la gloria dell’Eterno si è levata su te”. Isaia 60:1 Ibid. 1153 VAF 26.6