Maranatha

346/366

L’eredità Dei Salvati, 11 dicembre

Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni sicure e in quieti luoghi di riposo. Isaia 32:18 Mar 353.1

Nella Bibbia l’eredità dei salvati è chiamata “patria”. (Ebrei 11:14-16) Là il pastore guiderà il suo gregge alla fonte dell’acqua della vita. L’albero della vita dà il suo frutto ogni mese e le sue foglie sono destinate alle nazioni. Vi sono dei ruscelli inesauribili, limpidi come cristallo, fiancheggiati da alberi maestosi che proiettano la loro ombra sui sentieri preparati per i riscattati del Signore. Vi sono vaste pianure che sociano i ridenti colline, mentre i monti di Dio innalzano le loro cime maestose. Su quelle pianure tranquille, accanto a quei limpidi ruscelli, il popolo di Dio, che è stato così a lungo straniero e pellegrino, troverà finalmente la sua casa... Là il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa. (Isaia 35:1) Nel luogo del pruno s’eleverà il cipresso, nel luogo del rovo crescerà il mirto... (55:13) Il lupo abiterà con l’agnello, e il leopardo giacerà col capretto... un bambino li condurrà... Non si farà né male né guasto su tutto il mio monte santo... dice il Signore. (11:6,9) Nel cielo non esisterà il dolore. Non vi saranno più né lacrime né cortei funebri, né segni di lutto. La morte non sarà più; né ci saranno più cordoglio, né grido, né dolore, poiché le cose di prima sono passate, (Apocalisse 21:4) GC 675 Mar 353.2

L’uomo sarà reintegrato nel perduto dominio e gli esseri inferiori ne riconosceranno l’autorità. Le bestie feroci diventeranno mansuete e i timidi saranno fiduciosi. Ed 304 Mar 353.3

Nel cielo non esisterà il dolore... La morte non sarà più; né ci saran più cordoglio né grido, né dolore, poiché le cose di prima sono passate. (Apocalisse 21:4) Nessun abitante dirà sono malato. Il popolo che abita Sion ha ottenuto il perdono della sua iniquità. (Isaia 33:24) GC 676 Mar 353.4

Là, si vivrà di nuovo la vita dell’Eden: vita dei campi e dei giardini. Essi costruiranno case e le abiteranno; pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Non costruiranno più perché un altro vi abiti, non pianteranno più perché un altro mangi; poiché i giorni del mio popolo saran come i giorni degli alberi; e i miei eletti godranno a lungo dell’opera delle loro mani. (Isaia 65:21,22) Ed 303, 304 Mar 353.5