Contemplare La Vita Di Cristo

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Trasparenti come la luce del sole, 26 febbraio

Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di fare bianco o nero un solo capello. CC 67.1

Matteo 5:34-36 CC 67.2

Tutto proviene da Dio. Non c’è nulla che non abbiamo ricevuto, nulla che non sia stato acquistato per noi con il sangue di Cristo. Tutto ciò che possediamo è frutto della croce, acquistato a prezzo della croce, acquistato a prezzo di un sacrificio inestimabile: la vita stessa di Dio. Non c’è nulla per cui possiamo giurare, rivendicandone la proprietà, o offrendolo in pegno garantendolo con la nostra parola. CC 67.3

Il nostro Salvatore non intendeva proibire il giuramento giudiziario in cui Dio era chiamato come testimone affinché ciò che era dichiarato fosse la verità e soltanto la verità. Egli stesso davanti al sinedrio non rifiutò di giurare quando il sommo sacerdote gli disse: Per il Dio vivente, ti scongiuro di dirci se tu sei il Messia, Cristo, il Figlio di Dio. Gesù rispose: Tu hai detto. (26:63,64) Ma se c’è qualcuno che può giurare è proprio il cristiano. Egli vive alla costante presenza di Dio, sa che ogni suo pensiero è noto al Signore a cui deve rendere conto. Quando il cristiano è chiamato a giurare è naturale che chiami Dio come testimone, il quale sa che le sue dichiarazioni corrispondono a verità. CC 67.4

Il comportamento del cristiano dovrebbe essere trasparente come la luce del sole. La Verità appartiene a Dio. La menzogna, sotto qualsiasi forma, è frutto dell’azione di Satana. Chiunque si allontana dalla Verità si pone sotto il suo influsso. È difficile affermare l’esatta verità. Non possiamo dirla se non la conosciamo, infatti, pregiudizi, distorsioni mentali, conoscenza parziale, errori di valutazione ci impediscono di comprendere correttamente i problemi che dobbiamo affrontare. Non possiamo parlare sinceramente se non siamo guidati da chi è la Verità. CC 67.5

Tramite Paolo, Cristo afferma: Parlate sempre con gentilezza e intelligenza, per saper rispondere a tutti nel modo migliore. (Colossesi 4:6) Nessuna parola cattiva deve uscire dalla vostra bocca; piuttosto, quando è necessario, dite parole buone, che facciano bene a chi le ascolta. (Efesini 4:29) CC 67.6

Alla luce di queste dichiarazioni della Parola di Dio si comprende che le parole di Gesù pronunciate sul monte condannino gli scherni, le frivolezze e le conversazioni volgari: esse esigono che le nostre parole non solo siano sincere, ma anche pure. CC 67.7

Coloro che conoscono il Signore non partecipano ad azioni tenebrose che non danno alcun frutto. (5:11) Le loro parole e il loro comportamento saranno improntati alla sincerità e alla semplicità perché essi si preparano per vivere con coloro in cui non c’è mai stata menzogna; sono senza macchia. (Apocalisse 14:5) CC 67.8

Thougts From the Mount of Blessing, pp. 66-69 CC 67.9