Contemplare La Vita Di Cristo

324/366

Serva israelita preoccupata per la salute di Naaman, 19 novembre

Or alcune bande di Siri in una razzia avevano portato via come prigioniera dal paese d’Israele una piccola fanciulla, che era finita al servizio della moglie di Naaman. Ella disse alla sua padrona: «Se il mio signore potesse andare dal profeta che è in Samaria, certamente egli lo libererebbe dalla sua lebbra!». (2 Re 5:2,3) CC 333.1

Il comandante dell’esercito del re di Aram si chiamava Naaman... un uomo possente e valoroso soldato. Ben-Hada, re di Siria, aveva sconfitto gli eserciti d’Israele e da allora i siriani avevano sfidato Israele in una costante guerriglia di frontiera. In una delle loro scorrerie avevano fatto prigioniera una giovane che era stata inviata al servizio della moglie di Naaman. Pur essendo schiava, lontana dai suoi, questa piccola israelita rimase fedele al suo Dio contribuendo inconsciamente ad adempiere il piano che l’Eterno aveva scelto per Israele. Mentre si occupava di quella famiglia pagana si affezionò ai suoi padroni e ricordando i meravigliosi miracoli di guarigione operati da Eliseo, disse alla sua padrona: Basterebbe che il mio padrone potesse incontrare il profeta che sta in Samaria; lui lo guarirebbe! (v. 3) Ella sapeva che Eliseo attingeva la sua potenza dal cieli e tramite questa potenza Naaman poteva essere guarito. CC 333.2

L’atteggiamento della giovane schiava in quella famiglia pagana è una chiara dimostrazione del profondo influsso esercitato sul bambino dell’educazione ricevuta in famiglia. Non vi è compito più nobile di quello affidato ai genitori per la formazione dei loro figli. Sono loro che gettano le basi fondamentali delle abitudini e del carattere. Dal loro esempio e dal loro insegnamento dipende in gran parte il futuro dei loro figli. Beati quei genitori la cui vita riflette così perfettamente Dio che le promesse e i comandamenti del Signore risvegliano nel bambino, gratitudine e venerazione! Beati coloro chi rappresentano con la loro tenerezza, la loro rettitudine, la loro pazienza, l’amore, la giustizia e la pazienza di Cristo. Insegnando ai figli ad amarli, ad aver fiducia e a rispettarli, i genitori insegnano anche ad amare il Padre celeste, a confidare in lui e a ubbidirgli. I genitori che hanno trasmesso questo patrimonio ai figli hanno lasciato loro in eredità un tesoro più prezioso di tutte le ricchezze della terra e il cui valore è eterno. CC 333.3

I genitori di quella giovane israelita ignoravano quale sarebbe stato il suo destino quando le parlavano di Dio. Però furono fedeli al loro dovere e lei, in casa del capo dell’esercito siriano, rese testimonianza di quel Dio che aveva imparato a conoscere e ad amare. Naaman fu informato della proposta che la giovane aveva fatto a sua moglie. Chiese al re il permesso di partire e fece i necessari preparativi per il viaggio che gli avrebbe garantito la guarigione. CC 333.4

Prophets and Kings, pp. 244-246 CC 333.5