Contemplare La Vita Di Cristo

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Eliseo dimostra perseveranza, 18 novembre

Poi Elia gli disse: «Fermati qui, ti prego, perché l’Eterno mi manda al Giordano”. Egli rispose: «Come è vero che l’Eterno vive e che tu stesso vivi, io non ti lascerò”. Così proseguirono il cammino assieme. 2 Re 2:6 CC 332.1

Eliseo trascorse i primi anni della sua vita nella quiete dei campi imparando da Dio, dalla natura e dalla disciplina di un lavoro utile. In un’epoca di quasi generale apostasia, la casa di suo padre era del numero di coloro che non avevano piegato le ginocchia davanti a Baal. La sua era una famiglia dove si onorava Dio e dove la fedeltà al dovere costituiva la regola della vita quotidiana. Figlio di un ricco agricoltore Eliseo, pur avendo le doti di un capo, era stato istruito nei comuni doveri della vita: per dirigere con saggezza doveva imparare a ubbidire. Fu con la fedeltà nelle piccole cose che egli venne preparato a responsabilità ben più ardue… CC 332.2

Di spirito mansueto e dolce, Eliseo possedeva anche energie e fermezza. Egli coltivava l’amore e il timore di Dio e, nell’umile ambito del lavoro quotidiano, acquistava forza di volontà, nobiltà di carattere, mentre cresceva nella grazia e nella conoscenza divina. La chiamata profetica gli giunse mentre arava il campo con i servi del padre. Quando Elia diretto da Dio alla ricerca di un successore, gettò il suo mantello sulle spalle del giovane, Eliseo comprese l’invito e l’accettò: Segui Elia, e si mise al suo servizio. (1 Re 19:21) Dapprima il compito assegnatoli non fu molto importante: si trattava di lavori comuni che però costituirono la sua disciplina. Si parla ad esempio del fatto che egli versava l’acqua sulle mani di Elia… CC 332.3

Come attendente personale del profeta, egli continuò a essere fedele nelle piccole cose, mentre ogni giorno si andava rafforzando in lui il desiderio di consacrarsi alla missione assegnatagli da Dio. La sua determinazione fu messa alla prova lo stesso giorno della chiamata. Mentre si accingeva a seguire Elia, questi gli ingiunse di ritornare a casa. Eliseo doveva prima riflettere e poi decidere da sé se accettare o declinare l’invito. Eliseo capì il valore dell’opportunità che gli veniva offerta: per nessun vantaggio terreno egli avrebbe rinunciato alla possibilità di diventare il messaggero di Dio… CC 332.4

Passò il tempo, e mentre Elia si stava preparando per la traslazione, Eliseo si preparava a diventare il suo successore. Di nuovo la sua fede e la sua decisione furono messe alla prova. Mentre accompagnava il profeta in un ultimo giro di servizio, ben sapendo quello che stava per accadere a Elia, fu ripetutamente invitato da questi a tornare indietro. Ed Elia disse a Eliseo: Fermati qui poiché l’Eterno mi manda fino a Betel. Eliseo, che nel suo antico lavoro di aratura dei campi aveva imparato a non desistere e a non perdersi di animo, ora che aveva messo mano all’aratro nel campo del dovere, non intendeva affatto rinunciare al suo proposito... e così ogni volta che gli veniva rivolta la preghiera di andarsene, egli ripeteva: Come è vero che l’Eterno vive e che tu stesso vivi, io non ti lascerò. (2 Re 2:2) CC 332.5

Ebbene, Eliseo era stato preparato da Dio a tale compito, con l’educazione a lui impartita durante la sua infanzia. CC 332.6

Education, pp. 58-61 CC 332.7