Contemplare La Vita Di Cristo

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Salomone apprende dalla sofferenza, 17 novembre

O Eterno, mio DIO, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide mio padre: ma io non sono che un fanciullo e non so come comportarmi. Concedi dunque al tuo servo un cuore intelligente, perché possa amministrare la giustizia per il tuo popolo e discernere il bene dal male. CC 331.1

1 Re 3:7-9 CC 331.2

La disciplina cui fu sottoposto Davide in gioventù mancò a Salomone. Per circostanze, carattere e vita, questi parve favorito più di ogni altro. Nobile in gioventù, e nell’età virile, prediletto da Dio, Salomone cominciò a regnare con le migliori prospettive di onore e di prosperità. I popoli erano meravigliati della conoscenza e della perspicacia dell’uomo che Dio aveva dotato di sapienza. Però l’orgoglio della prosperità lo separò da Dio. Salomone si distolse dalla comunione con Dio per cercare soddisfazione nei piaceri dei sensi. Parlando della sua esperienza, egli dichiara: CC 331.3

Io intrapresi grandi lavori; mi costruì case; mi piantai vigne; mi feci giardini, parchi, e vi piantai alberi fruttiferi...comprai servi e serve...accumulai argento e oro e le ricchezze dei re e delle province...Così divenni grande e superai tutti quelli che erano stati prima di me a Gerusalemme. ...Poi considerai tutte le opere che le mie mani avevano fatte, e la fatica che avevo sostenuto per farle, ed ecco che tutto era vanità, un correre dietro al vento, e che non se ne trae alcun profitto sotto il sole. (Ecclesiaste 2:4 -11) Perciò ho odiato la vita, perché tutto quello che si fa sotto il sole mi è diventato odioso, poiché tutto è vanità, un correre dietro al vento. Ho anche odiato ogni fatica che ho sostenuto sotto il sole. (vv. 17,18) CC 331.4

Dalla sua amara esperienza, Salomone imparò la vanità di una vita che cerca il suo supremo bene nelle cose di questo mondo. Egli eresse altari a delle divinità pagane, e imparò come sia vana la loro promessa di dar riposo all’anima. Nei suoi ultimi anni, stanco e assettato a causa delle rotte cisterne terrene, Salomone ritornò a dissetarsi alla fonte della vita. La storia degli anni sprecati, accompagnata dalla grande lezione di avvertimento che essi contenevano, fu da lui ricordata, mosso dallo Spirito per il bene delle generazioni future. Così, nonostante il suo cattivo esempio che condusse il popolo a raccogliere una grande messe di mali, l’opera della vita di Salomone non fu una completa sconfitta. Anche per lui, alla fine, la disciplina dell’afflizione realizzò il suo compito. CC 331.5

Con una tale aurora, la vita di Salomone avrebbe potuto essere gloriosa, se avesse imparato fin da giovane la lezione che la sofferenza aveva insegnato ad altri. CC 331.6

Education, pp. 152-154 CC 331.7