Messaggio ai giovani

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Capitolo 142: La regola d’oro

Nei rapporti che avete con i vostri amici, cercate di mettervi al loro posto. Cercate di comprendere le loro emozioni, le difficoltà che devono affrontare, le delusioni, le gioie e i dolori che provano. Identificatevi con loro e fate a loro ciò che vorreste fosse fatto a voi nel caso vi trovaste al loro posto. MG 294.1

Questa è la vera regola dell’onestà. Non è altro che un aspetto diverso del comandamento: “...Ciascuno di voi deve amare il suo prossimo come se stesso...” Levitico 19:18; cfr. Matteo 19:19; 22:39; Marco 12:31. Essa è anche l’essenza dell’insegnamento dei profeti. È un principio divino che verrà perfezionato da tutti coloro che faranno parte della società del cielo. MG 294.2

La regola d’oro sta alla base della vera cortesia: la vita e il carattere di Gesù ce ne danno la dimostrazione più autentica. Che delicatezza, che bontà scaturivano dalla vita quotidiana del nostro Salvatore! Che dolcezza trapelava dalla sua stessa presenza! I suoi figli manifesteranno la stessa indole. Coloro che accettano di vivere con il Cristo saranno immersi in un’atmosfera divina. La purezza dei loro abiti bianchi emanerà il profumo del giardino del Signore. I loro volti rifletteranno la luce di Dio, illuminando il sentiero delle persone dal passo incerto e stanco. MG 294.3

Chi ha compreso in cosa consiste la perfezione del carattere, secondo il vero modello, non potrà fare a meno di manifestare la simpatia e la dolcezza del Cristo. L’influsso della grazia deve intenerire il cuore, affinare i sentimenti e purificarli, trasmettendo il senso della correttezza e della delicatezza che provengono dal cielo. — Thoughts from the Mount of Blessing, 192, 193. MG 294.4