La famiglia cristiana

223/395

Come si può insegnare la falsità

Vi sono madri così deboli che tollerano nei figli colpe inammissibili, e arrivano perfino a nasconderle al padre. Per quanto riguarda l’abbigliamento o altre cose, esse non rifiutano loro nulla, a condizione che il padre non lo sappia, perché vi si opporrebbe. FC 135.1

Si insegna così ai bambini a ingannare. Poi, se il padre arriva a scoprire qualcosa, ci si scusa, ma si dice solo metà della verità. Questa è una mancanza di lealtà da parte della madre. Dimentica che suo marito si interessa quanto lei ai figli e non dovrebbe ignorare gli errori che è necessario correggere in loro fin dalla più tenera infanzia. I figli si rendono conto del disaccordo tra i genitori e l’effetto è deleterio. I giovani, iniziano a mentire, a nascondere la verità, sia alla madre sia al padre: essi prendono l’abitudine di esagerare, mentire sfrontatamente, senza che la coscienza ne sia turbata. FC 135.2

Il problema è iniziato il giorno in cui la madre ha ingannato suo marito che, quanto lei, è interessato al carattere dei suoi figli. Egli avrebbe dovuto essere consultato sinceramente e tenuto al corrente. L’atteggiamento opposto incoraggia i giovani a mentire, a essere ipocriti e disonesti.5 FC 135.3

I genitori cristiani devono avere sempre come principio quello di essere d’accordo quando agiscono per l’educazione dei loro figli. Alcuni peccano in questo: essi non sono uniti. A volte è colpa del padre, ma più spesso è colpa della madre, che rovina i figli e cede a ogni loro capriccio. Il lavoro allontana spesso il marito da casa ed è la moglie ad avere un maggiore influsso sui figli; il suo esempio è determinante nella formazione del loro carattere.6 FC 135.4