I tesori delle testimionianze 2

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I mezzi sussidiari della potenza di Satana

Gli oracoli pagani trovano il loro riscontro nei medium, nei chiaroveggenti e nei chiromanti di oggi. Le voci mistiche che si fecero udire a Ekron e a En-dor, stanno tuttora sviando i figliuoli degli uomini con le loro parole mendaci. Il principe delle tenebre non ha fatto altro che presentarsi sotto un nuovo aspetto. I misteri del culto pagano sono sostituiti dalle riunioni segrete, dall’oscurità, dai prodigi degli stregoni del nostro tempo. Le loro rivelazioni sono avidamente accolte da migliaia di persone che ricusano di accettare la luce della Parola di Dio o del suo Spirito. Quando esse parlano con irridente disprezzo dei maghi dell’antichità, il grande seduttore sorride trionfante perché sa che poi cederanno di fronte ai suoi stratagemmi presentati in una forma diversa. TT2 34.1

I suoi agenti pretendono di curare le malattie e attribuiscono il loro potere all’elettricità, al magnetismo e ai cosiddetti “rimedi simpatici”. In realtà, essi altro non sono se non dei conduttori delle correnti elettriche di Satana, il quale con tali mezzi introduce il suo incantesimo nel corpo e nell’anima degli uomini. TT2 34.2

Ho ricevuto varie volte lettere di predicatori e di membri di chiesa i quali mi chiedevano se fosse male consultare medici spiritisti o chiaroveggenti. Per mancanza di tempo non ho risposto a quelle lettere, ma proprio ora l’argomento mi è stato nuovamente riproposto. Questi agenti di Satana stanno diventando così numerosi e va talmente generalizzandosi l’abitudine di conoscere il loro parere che ritengo utile dire qualche parola d’avvertimento. TT2 34.3

Dio ha messo a nostra portata la conoscenza delle leggi della salute ed è nostro dovere conservare le nostre energie fisiche nelle migliori condizioni possibili per potergli offrire un servizio accettevole. Quelli che rifiutano di sfruttare adeguatamente la luce e la conoscenza messe alla loro portata dalla misericordia celeste, respingono uno dei mezzi che Dio ha loro concesso per l’incremento della vita spirituale e fisica, e si espongono agli inganni di Satana. TT2 34.4

Non pochi in questo secolo cristiano e in questo mondo cristiano ricorrono agli spiriti maligni anziché affidarsi alla potenza dell’Iddio vivente. La madre, vegliando al capezzale del suo bambino malato esclama: “Non posso farci più nulla. Non c’è nessun medico che possa guarire il mio bambino?” Le riferiscono di cure portentose praticate da qualche chiaroveggente o guaritore magnetico, ed essa affida il suo piccino alle sue cure, mettendolo così nelle mani di Satana, come se egli fosse lì, al suo fianco. In molti casi la vita futura del fanciullo si troverà sotto il dominio di un potere satanico che sembra impossibile infrangere. TT2 34.5

Molti sono riluttanti a compiere quanto richiesto per conseguire una certa conoscenza delle leggi della vita e dei mezzi semplici da usare per recuperare la salute. Essi non si mettono nel giusto rapporto con la vita, e quando la malattia deriva dalla trasgressione delle leggi naturali, invece di correggere i loro errori e di invocare la benedizione divina, ricorrono ai medici. Se guariscono ne attribuiscono i meriti alle medicine e ai dottori, sempre pronti come sono a incensare il potere e la sapienza umani quasi non conoscessero altro Dio che la creatura fatta di polvere e cenere. TT2 35.1

Ho udito una madre supplicare un medico incredulo di salvare la vita del suo bambino. Quando la invitai a cercare il soccorso del grande Medico che può salvare appieno tutti quelli che ricorrono a lui con fede, se ne andò dando segno di impazienza. Notiamo qui lo stesso spirito manifestato da Achazia. TT2 35.2

Non è prudente fidarsi di medici privi del timore di Dio. Senza l’influsso della grazia divina il cuore umano è “ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente maligno”. Geremia 17:9. La meta di tali uomini è l’accrescimento di se stessi. Sotto il manto della professione medica, quali iniquità sono state dissimulate, quali raggiri sono stati attuati! Il medico può affermare di possedere una grande sapienza e una straordinaria abilità, però il suo carattere è dissoluto e il suo procedere contrario alla legge della vita. Il Signore nostro Dio ci assicura della sua misericordia e ci invita a rivolgerci a lui nel giorno dell’avversità. Com’è possibile voltargli le spalle per confidare nel braccio della carne? TT2 35.3

Venite con me in quella camera. Ivi giace un marito e padre, un uomo che è una benedizione per la società, per la causa di Dio. L’infermità lo ha bruscamente colpito e l’arsura della febbre sembra consumarlo. Egli brama l’acqua pura per inumidire le sue labbra inaridite, estinguere la sete violenta e rinfrescare la fronte febbricitante. Ma non è possibile: il medico ha proibito l’acqua. Anzi gli è stato dato lo stimolo di una bevanda alcolica, il che è come buttare legna nel fuoco. La benefica acqua mandata dal cielo, adeguatamente applicata, estinguerebbe la fiamma divorante; ma purtroppo viene messa da parte e sostituita da medicinali velenosi. TT2 35.4

La natura per un certo tempo lotta a tutela dei suoi diritti, ma alla fine è sopraffatta, rinuncia alla lotta e la morte viene a liberare il sofferente. Dio desiderava che quell’uomo vivesse e fosse così di benedizione; Satana però ha deciso di eliminarlo e vi è riuscito mediante il medico. Fino a quando permetteremo noi che le nostre luci più preziose siano spente in tal modo? TT2 35.5

Achazia mandò i suoi servitori a interrogare Baal-Zebub a Ekron; ma in luogo di un messaggio da parte dell’idolo, egli ricevette la tremenda sentenza dall’Iddio d’Israele: “Tu non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma per certo morrai”. Fu Cristo a ingiungere a Elia di dire queste parole al re apostata. TT2 35.6

Jéhovah Emanuele aveva ben ragione di essere offeso per l’empietà di Achazia. Che cosa non aveva fatto Cristo per conquistare i cuori dei peccatori e infondere in essi un’incrollabile fiducia in lui? Per secoli aveva reso il suo popolo oggetto di manifestazioni della più condiscendente bontà e di un amore senza pari. Fin dall’epoca dei patriarchi Egli aveva mostrato che la sua gioia “era con i figliuoli degli uomini” (Proverbi 8:31), ed era stato un aiuto sempre presente per tutti coloro che lo cercavano sinceramente. “In tutte le loro distrette Egli stesso fu in distretta, e l’angelo della sua faccia li salvò; nel suo amore e nella sua longanimità, Egli li redense”. Isaia 63:9. Nondimeno Israele si era ribellato a Dio e si era rivolto per aiuto ai peggiori nemici del Signore. TT2 35.7

Gli ebrei erano l’unica nazione favorita dalla conoscenza del vero Dio. Quando il re d’Israele mandò a consultare un oracolo pagano, proclamò ai pagani che aveva più fiducia nei loro idoli che nel Dio del suo popolo, il Creatore dei cieli e della terra. Allo stesso modo, coloro che affermano di conoscere la Parola di Dio, lo disonorano quando si allontanano dalla Sorgente del vigore e della sapienza per chiedere aiuto e consiglio alle potenze delle tenebre. Se la collera di Dio si accese per tale comportamento da parte di un empio re idolatra, come può Egli considerare un simile comportamento in coloro che si professano suoi servitori? TT2 36.1