I tesori delle testimionianze 1

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Chiedere con fede

È necessario che tutti, giovani e adulti, chiedano a Dio il coraggio morale, la fermezza di propositi, la forza e la perseveranza. Non bisogna accontentarsi delle affermazioni altrui, ma indagare personalmente prima di accettare o respingere un insegnamento; occorre valutare ogni prova per poi presentare tutto al Signore in preghiera. “Che se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata”. Ed ecco la condizione: “Ma chiegga con fede, senza star punto in dubbio; perché chi dubita è simile a un’onda di mare, agitata dal vento e spinta qua e là. Non pensi già quel tale di ricever nulla dal Signore”. Giacomo 1:5-7. Questa richiesta di saggezza non deve essere una preghiera priva di significato, che dimentichiamo non appena l’abbiamo formulata. Si tratta di una preghiera che esprime il desiderio sentito e ardente del cuore, che nasce da una consapevole mancanza di capacità nel comprendere la volontà di Dio. TT1 144.1

Una volta formulata la preghiera, se la risposta non giunge immediatamente, non stancatevi di chiedere e non siate instabili, non vacillate. Aggrappatevi alla promessa: “Fedele è Colui che vi chiama, ed Egli farà anche questo”. 1 Tessalonicesi 5:24. Simili alla vedova importuna, insistete nell’esporre il vostro caso con fermezza. La cosa ha o non ha importanza per voi? Certamente, e molta. Allora non tentennate perchè può darsi che la vostra fede sia messa alla prova. Se ciò che chiedete ha valore, è degno di uno sforzo intenso e perseverante. Avete la promessa: vegliate e pregate. Siate fermi e insistete: la preghiera sarà esaudita. Dio non lo ha forse promesso? Se poi l’esaudimento vi dovesse costare qualche cosa, una volta ottenuto, l’apprezzerete di più. È detto chiaramente che se dubitate non dovete pensare di poter ricevere nulla dal Signore. Per questo veniamo avvertiti di non stancarci, ma di aggrapparci con forza alla sua promessa. Se voi chiedete egli vi darà generosamente. TT1 144.2

Molti sbagliano, dubitando, e la loro fede si affievolisce. Questo spiega perché non ottengono nulla dal Signore, che è la fonte della nostra forza. Nessuno è condannato a camminare nelle tenebre, incespicando a ogni passo come un cieco, perché il Signore dà luce a quanti l’accettano, secondo il suo piano e non secondo il nostro. Egli vuole che ognuno assolva con diligenza i doveri quotidiani e questo è richiesto in modo particolare a tutti coloro che sono impegnati nell’opera solenne e importante delle pubblicazioni, indipendentemente dalle loro responsabilità. Questo obiettivo può essere raggiunto rivolgendosi a Dio per ricevere la capacità di compiere fedelmente la sua volontà e agire con motivazioni altruistiche, sapendo che Dio ci osserva ed esamina le nostre azioni. TT1 144.3