I tesori delle testimionianze 1

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L’inganno di Satana

I demoni erano molto impegnati. Satana era in mezzo a loro e tutti guardavano esultanti quella folla che lottava per il possesso della corona. Egli esultava con particolare trasporto alla vista di coloro che la desideravano con maggiore avidità. TT1 94.1

Molti di coloro che ambivano a questa corona terrena si dicevano cristiani. Alcuni sembrava possedessero una piccola luce. Guardavano con invidia la corona celeste ed erano affascinati dalla sua bellezza, tuttavia non avevano un’idea esatta del suo valore e della sua gloria. Mentre con una mano cercavano debolmente di raggiungere quella celeste, con l’altra si sforzavano di afferrare quella terrena, decisi a possederla. Nella loro febbrile ricerca della corona terrena, essi perdevano di vista quella celeste. Immersi nelle tenebre, cercavano, brancolando, di impossessarsi a ogni costo della corona terrena. TT1 94.2

Alcuni cominciarono a disapprovare coloro che la desideravano con tanta avidità; sembravano avere un’esatta percezione del pericolo e distoglievano lo sguardo da essa, impegnandosi a conseguire quella celeste. Il loro volto passò immediatamente dal buio alla luce, dalla tristezza alla gioia. TT1 94.3

Vidi poi passare attraverso la folla un gruppo che aveva gli occhi fissi sulla corona celeste. Mentre si facevano strada con decisione tra la folla disordinata, gli angeli li assistevano, lasciando loro lo spazio per avanzare. Mentre si avvicinavano alla corona celeste la luce che emanava cominciò a risplendere su di loro, dissipando le tenebre e facendosi sempre più chiara e luminosa finché essi parvero trasformarsi e diventare in tutto simili agli angeli. TT1 94.4

Essi non degnavano neanche di uno sguardo la corona terrena. Coloro che invece andavano alla ricerca di quest’ultima li schernivano gettando su di loro delle palline nere, che non provocavano nessun danno fintanto che tenevano gli occhi fissi sulla corona celeste, ma chi distoglieva la sua attenzione per occuparsi delle palline nere ne rimaneva macchiato. Mi venne presentato il seguente passo della Scrittura: “Non vi fate tesori sulla terra, ove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri sconficcano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, ove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sconficcano né rubano. Perché dov’è il tuo tesoro, quivi sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque l’occhio tuo è sano, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se l’occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebre, esse tenebre quanto grandi saranno! Niuno può servire a due padroni; perché o odierà l’uno ed amerà l’altro, o si atterrà all’uno e sprezzerà l’altro. Voi non potete servire a Dio ed a Mammona”. Matteo 6:19-24. TT1 94.5

Poi mi fu spiegato ciò che avevo visto. La folla che lottava affannosamente per la conquista della corona terrena era composta da coloro che amano le ricchezze terrene, ne sono ingannati e si lasciano lusingare da effimere attrattive. Vidi che alcuni, pur sostenendo di essere discepoli del Cristo, aspirano così intensamente a conseguire i tesori terreni da perdere il loro interesse per le realtà spirituali. Essi agiscono secondo le consuetudini dell’ambiente che li circonda e sono valutati da Dio come tali. Affermano di andare alla ricerca di una corona immortale, di un tesoro nei cieli, ma il loro interesse e il loro scopo principale sono legati al conseguimento dei beni terreni. Coloro che possiedono tesori in questo mondo e amano le ricchezze non possono amare Gesù. Essi sono convinti di agire correttamente. Sebbene si aggrappino alle proprie sostanze, con il gesto avido dell’avaro, non riescono ad ammettere che preferiscono il denaro all’impegno nell’opera del Signore e ai tesori celesti. TT1 94.6