I tesori delle testimionianze 1

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Rivolgere la mente a Gesù

Vorrei che il mio linguaggio fosse sufficientemente forte per produrre sui miei colleghi di lavoro una certa impressione! Fratelli, dovete pronunciare parole di vita; entrate in contatto con delle menti che, se ben dirette, possano svilupparsi al massimo. Nei vari discorsi pronunciati le manifestazioni dell’io sono troppo al centro dell’attenzione. Il Cristo crocifisso, il Cristo asceso al cielo, il Cristo che ritorna: ecco altrettanti concetti che possono agire sullo spirito del pastore per donargli quella gioia che gli permetterà di presentare il messaggio della verità alle persone, con amore e con slancio. In questo modo la figura del pastore sarà in secondo piano e il Cristo sarà manifestato. La gente sarà così impressionata da questi importanti argomenti che ne parlerà e li esalterà invece di lodare il pastore che è solo uno strumento. Se le persone elogiano il predicatore e manifestano scarso interesse per la parola predicata, egli può essere certo che il suo spirito non è santificato dalla verità: egli non parla ai propri uditori in modo da onorare Gesù e da magnificarne l’amore. Il Cristo disse: “Così risplenda la vostra luce nel cospetto degli uomini, affinché veggano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è ne’ cieli”. Matteo 5:16. La vostra luce risplenda in modo da far risaltare la gloria di Dio. Se, invece, la lode converge su di voi, tremate e vergognatevi perché avete fallito il vostro obiettivo: è Dio che deve essere esaltato, non il suo collaboratore! TT1 357.4

La vostra luce risplenda. I collaboratori del Cristo devono fare attenzione al modo in cui la luce brilla. Se essa si irradia verso il cielo, rivelando l’eccellenza del Cristo, è positivo, ma se ricade su di voi, se vi permette di mettervi in mostra davanti agli uomini, sarebbe meglio per voi tacere perché la vostra luce brilla in modo sbagliato. TT1 358.1