I tesori delle testimionianze 1

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Perfezione in Cristo

Se il pastore desidera ricevere l’approvazione del Signore, deve lavorare fedelmente per presentare ogni uomo perfetto in Cristo. Non deve mai dare l’impressione, nel suo modo di agire e di lavorare, che in fondo abbia ben poca importanza se gli uomini accettano o meno la verità, se praticano o meno la vera pietà. Anzi la fedeltà e lo spirito di rinuncia, nella sua vita, dovrebbero essere tali da convincere il peccatore che sono in gioco interessi eterni, che la sua vita spirituale è in pericolo se egli non si adegua al lavoro intenso svolto in suo favore. Coloro che sono stati trasportati dalle tenebre dell’errore alla luce della verità devono realizzare grandi cambiamenti; se la necessità di una totale riforma non viene impressa nella coscienza, essi saranno simili all’uomo che si guarda in uno specchio, quello della legge di Dio, scopre dei difetti nel proprio carattere morale e se ne va, dimenticando ciò che ha visto. La mente deve rimanere sensibile a un vero senso di responsabilità, diversamente cadrà in uno stato di disattenzione peggiore del precedente. TT1 356.4

L’opera degli ambasciatori del Cristo è molto più vasta e piena di responsabilità di quanto si pensi. Essi non devono essere soddisfatti dei risultati conseguiti fino a quando non riusciranno, grazie a un vero impegno e la benedizione di Dio, a presentare all’Eterno dei cristiani attivi, dotati di un preciso senso di responsabilità e disposti ad assolvere il compito loro affidato. Un’opera adeguata e un’istruzione opportuna determineranno l’entrata in azione di uomini e donne di carattere forte e di convinzioni così ferme che per nessun motivo si lasceranno distogliere dal lavoro a cui sono stati chiamati; nulla potrà sminuire la loro fede, nulla potrà distrarli dal loro dovere. TT1 357.1

Se il pastore ha preparato bene le persone a lui affidate, quando partirà per raggiungere un nuovo territorio di lavoro, la sua opera non subirà nessun danno perché avrà basi solide. Se, invece, coloro che accettano la verità non riscontrano nella propria vita un cambiamento radicale, significa che il loro spirito non è legato alla Rocca eterna. Quindi, una volta conclusa l’opera del pastore e svanita la prima impressione, la verità perderà il suo fascino e non eserciterà più il suo effetto santificante. Queste persone non esercitano un influsso migliore di quello precedente e non rispondono alla loro professione di fede. TT1 357.2

Io sono stupita di constatare che nonostante gli esempi che abbiamo, esempi di quello che molti possono essere e fare, non ci sentiamo motivati a compiere le buone opere dei giusti. Non tutti possono occupare una posizione importante, ma tutti possono dimostrarsi degni di fiducia, utili e, con perseverante fedeltà, fare più bene di quanto immaginano. Chi accetta il messaggio della verità dovrebbe giungere a una piena comprensione delle Scritture e alla vera conoscenza di un Salvatore vivente. Occorre sviluppare l’intelligenza e la memoria. Ogni forma di pigrizia mentale è peccato, mentre la letargìa spirituale conduce alla morte. TT1 357.3