I tesori delle testimionianze 1

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Coloro che saranno rigettati

Alcuni, forse, obietteranno che aspettarsi il favore di Dio in seguito alle nostre buone opere significa esaltare i propri meriti. È vero che non possiamo conseguire neppure una vittoria tramite i nostri meriti, ma non possiamo vincere senza di loro. L’acquisto che il Cristo raccomanda è realizzabile solo alle condizioni che ci ha indicato. La vera grazia, di valore inestimabile e che sopporterà le prove dell’avversità, si ottiene solo tramite la fede e con l’umile ubbidienza unita alle preghiere. La grazia che sopporta le prove dell’afflizione e della persecuzione e che esprime la forza e la sincerità è rappresentata dall’oro che viene affinato con il fuoco e trovato puro. Il Cristo rivolge all’uomo la sua offerta: “io ti consiglio di comprare da me dell’oro affinato col fuoco...” Apocalisse 3:18. L’esecuzione fredda e formalista dei doveri non fa di noi dei cristiani: dobbiamo abbandonare la nostra condizione di tiepidezza e sperimentare una vera conversione, diversamente non saremo salvati. TT1 322.3

La mia attenzione fu attratta dall’azione della provvidenza di Dio in favore del suo popolo e vidi che ogni prova dovuta al processo di affinamento e di purificazione a cui vengono sottoposti i cristiani rivela che alcuni di loro sono fatti solo di scorie: l’oro puro non si distingue sempre. In ogni crisi religiosa alcuni cedono alla tentazione e lo scuotimento di Dio spazza via, come foglie secche, intere folle. La prosperità moltiplica le persone che fanno professione di fede; poi sopraggiunge l’avversità e la chiesa ne viene liberata perché il loro spirito non è in comunione con Dio. Se ci lasciano è perché non sono dei nostri e quando sopraggiungono le difficoltà o le persecuzioni, a causa della Parola di Dio, molti sono scandalizzati. TT1 322.4

Essi ripensino a pochi mesi prima, quando esaminavano il caso di altri che erano in condizioni simili a quelle in cui ora si trovano proprio loro. Ricordino qual era stato il loro atteggiamento nei confronti di chi era stato tentato. Se qualcuno avesse detto loro che nonostante lo zelo e le iniziative per stabilire i diritti altrui essi si sarebbero trovati in una situazione analoga, avrebbero risposto ciò che Hazael disse al profeta: “...Ma che cos’è mai il tuo servo, questo cane, per fare delle cose sì grandi?...” 2 Re 8:13. TT1 323.1

Essi ingannano se stessi. Quando il mare è calmo manifestano una grande fermezza! Sono dei marinai coraggiosi! Quando, però, sopraggiunge la tempesta della prova e della tentazione essi fanno naufragio. Gli uomini possono possedere qualità eccellenti, buone capacità, splendide virtù, ma basta un difetto, basta un peccato segreto e tollerato perché ne risulti una rovina totale. TT1 323.2