I tesori delle testimionianze 1

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Capitolo 1: Fede in Dio

Il 5 maggio 1855, quando ero a Battle Creek (Michigan), ebbi una visione in cui mi fu mostrato che i servitori di Dio e la chiesa non avevano sufficiente fede. Essi si scoraggiavano troppo facilmente, erano pronti a dubitare di Dio, tendevano a credere che la loro vita fosse troppo dura e il Signore li avesse abbandonati. Mi fu mostrato che non era giusto che pensassero in questi termini. Dio li aveva amati al punto da permettere che suo Figlio morisse per loro e tutto il cielo si interessava alla loro salvezza. Nonostante ciò, non riuscivano ad aver fiducia in un Padre così buono e disposto a donare lo Spirito Santo a tutti coloro che lo chiedono, molto più di quanto i genitori terreni siano pronti a offrire doni ai loro figli. Vidi che i servitori di Dio e la chiesa si scoraggiavano troppo facilmente. Quando essi chiedevano al Padre celeste ciò di cui pensavano aver bisogno e non lo ottenevano immediatamente, la loro fede vacillava, il loro coraggio svaniva e iniziavano a mormorare. Tutto questo dispiaceva a Dio. TT1 25.1

Ogni credente che si avvicina a Dio sinceramente, formulando le sue richieste con fede, vedrà le sue preghiere esaudite. Se vi rendete conto che le vostre preghiere non hanno ricevuto una risposta immediata non dovete dubitare delle promesse di Dio. Contate sulla sua promessa: “...chiedete e riceverete...” Giovanni 16:24. Dio è troppo saggio per sbagliare, troppo buono per non concedere le sue benedizioni a quanti vivono secondo la sua volontà. L’uomo non è infallibile e, nonostante le sue richieste scaturiscano da un cuore sincero, non sempre chiede ciò che può risultare positivo per lui o per glorificare Dio. Il nostro Padre celeste, nella sua saggezza e nella sua bontà, ascolta le nostre preghiere e le esaudisce, a volte anche immediatamente, assicurandoci però soltanto ciò che può essere positivo per il nostro bene e per la sua gloria. Egli ci accorda tante benedizioni. Se potessimo conoscere i suoi piani ci renderemmo conto che l’Eterno sa ciò che è meglio per noi e capiremmo perché le nostre preghiere non sono state esaudite. Se non ci concede ciò che avevamo richiesto, preservandoci da esperienze negative, ci assicura comunque ciò di cui abbiamo veramente bisogno. TT1 25.2

Se abbiamo la sensazione che Dio non risponda immediatamente alle nostre preghiere dobbiamo comunque perseverare con fede, senza permettere che si insinui in noi la sfiducia che ci separerà da Dio. Se la nostra fede è vacillante non otterremo nulla. Se la nostra fiducia fosse assoluta, le benedizioni divine scenderebbero abbondanti su di noi come uno scroscio di pioggia proprio nel momento in cui ne abbiamo più bisogno. TT1 25.3

Quando i servitori di Dio pregano per ricevere il suo Spirito e le sue benedizioni, può capitare che l’esaudimento non sia immediato, ma non sempre è così. In ogni caso non bisogna scoraggiarsi, dobbiamo essere certi che il Signore ci esaudirà. Abbiate piena fiducia in lui e la benedizione richiesta e attesa si realizzerà proprio quando ne avrete il maggior bisogno. Inaspettatamente riceverete l’aiuto di Dio annunciando la verità a coloro che ancora non la conoscono e sarete in grado di trasmettere il messaggio della Parola di Dio con chiarezza e potenza. TT1 25.4

Mi è stato mostrato che si verifica la stessa situazione quando i bambini chiedono qualcosa ai loro genitori e questi ultimi sanno che tale richiesta comporta un’esperienza negativa. I genitori non concedono ai figli ciò che desiderano, ma soltanto quello che si rivelerà buono e utile per loro. Ho visto che ogni preghiera fatta con fede, e suggerita da un cuore sincero, sarà ascoltata ed esaudita da Dio, e chi ha rivolto la richiesta otterrà una risposta al momento opportuno e sarà benedetto al di là delle sue stesse aspettative. Nessuna preghiera, espressa con fede e formulata con sincerità da un vero credente, rimarrà senza risposta. TT1 26.1