I tesori delle testimionianze 1

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Necessità di fermezza

Nella chiesa, certi membri, invece di lasciarsi trascinare dall’eccitazione e dagli impulsi del momento, devono restare saldamente aggrappati ai principi della nostra fede, trovare la roccia su cui costruire. Nella chiesa vi sono dei dispeptici spirituali: si tratta di coloro che si sono automutilati; la loro debolezza spirituale è il risultato del loro comportamento tentennante. Scossi e agitati qua e là da ogni nuova dottrina, sono spesso incerti e confusi perché agiscono mossi dal sentimento. Sono cristiani che amano il sensazionale, sempre affamati di qualcosa di nuovo e di diverso; strane dottrine confondono la loro fede e intralciano lo sviluppo della verità. TT1 312.1

Dio vuole uomini e donne stabili, animati da buoni propositi, sui quali si possa contare in tempi di pericolo e di prova; uomini e donne saldamente radicati e fondati nella verità, come le montagne; cristiani che non si lasciano sbalottare né a destra né a sinistra e che vanno avanti senza abbandonare il loro obiettivo. Certe persone, in particolari periodi di crisi per la religione, si ritrovano quasi sempre nelle file del nemico: se esercitano un certo influsso, sarà certamente dalla parte sbagliata. Esse non provano l’obbligo morale di consacrare tutte le loro energie alla verità che professano. Esse riceveranno la ricompensa che meritano. TT1 312.2

Coloro che non si impegnano per il Salvatore in favore della salvezza degli uomini, pur vivendo in armonia con la volontà di Dio, non acquisiranno nuove forze spirituali. Se vogliamo che esse si sviluppino è necessario il costante esercizio delle energie di cui si dispone. Come la malattia è la conseguenza della violazione delle leggi naturali, così la debolezza spirituale è il risultato di una continua trasgressione della legge di Dio, anche se il trasgressore pretende di osservare tutti i comandamenti di Dio. TT1 312.3

Dobbiamo avvicinarci di più a Dio, metterci in comunione più diretta con il cielo, attuare i principi della legge nelle semplici azioni quotidiane per essere spiritualmente integri. Dio ha dato ai suoi figli qualità e talenti da utilizzare alla sua gloria e non da lasciare inattivi o da sprecare. Egli ha concesso loro la conoscenza della sua volontà perché fosse comunicata ad altri; dando agli altri diventiamo noi stessi una luce vivente. Se, invece, non esercitiamo la nostra forza spirituale diventeremo deboli come le membra del corpo diventano impotenti quando sono costrette dall’invalidità a rimanere a lungo inattive. L’uso di un arto ne sviluppa la forza. TT1 312.4