I tesori delle testimionianze 1

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Dobbiamo aspettarci l’opposizione

II popolo di Dio sta riparando la breccia che è stata fatta nella legge divina. “I tuoi riedificheranno le antiche ruine; tu rialzerai le fondamenta gettate da molte età, e sarai chiamato “il riparatore delle brecce”, “il restauratore de’ sentieri per rendere abitabile il paese”. Se tu trattieni il piè per non violare il sabato facendo i tuoi affari nel mio santo giorno; se chiami il sabato una delizia, le venerabile ciò ch’è sacro all’Eterno, e se onori quel giorno anziché seguir le tue vie e fare i tuoi affari e discuter le tue cause, allora troverai la tua delizia nell’Eterno; io ti farò passare in cocchio sulle alture del paese, ti nutrirò della eredità di Giacobbe tuo padre, poichè la bocca dell’Eterno ha parlato”. Isaia 58:12-14. TT1 293.1

Tutto questo, naturalmente, non piace ai nemici della nostra fede, che ricorrono a ogni mezzo per ostacolare la nostra opera. Nonostante questo, il muro diroccato viene riparato. Il mondo viene avvertito e molti smettono di disprezzare il sabato dell’Eterno. TT1 293.2

Il Signore manifesta la sua presenza in quest’opera e nessun uomo può impedirlo. Gli angeli di Dio sostengono i nostri sforzi e l’opera progredisce rapidamente. Dovremo fronteggiare opposizioni di ogni genere, come accadde ai costruttori delle mura di Gerusalemme, ma se vegliamo, preghiamo e lavoriamo come loro, Dio lotterà con noi e ci accorderà preziose vittorie. TT1 293.3

Neemia, come Ezechia, “Si tenne unito all’Eterno, non cessò di seguirlo, e osservò i comandamenti che l’Eterno avea dati a Mosè. E l’Eterno fu con Ezechia, che riusciva in tutte le sue imprese. Si ribellò al re d’Assiria, e non gli fu più soggetto”. 2 Re 18:6, 7. TT1 293.4

Furono inviati dei messaggeri varie volte per sollecitare degli incontri, ma egli declinò l’invito. Allora furono pronunciate terribili minacce e alcuni messaggeri sobillarono il popolo che era impegnato nei lavori di ricostruzione. TT1 293.5

Essi cercavano di lusingare il popolo con la promessa di liberarli da ogni restrizione e privilegio se avessero unito i propri interessi ai loro e interrotto i lavori. TT1 293.6

Il popolo, però, aveva ricevuto l’ordine di non discutere con i nemici e non rispondere mai alle provocazioni per non offrire nessun appiglio agli avversari. Seguirono nuove minacce e nuovi scherni: “...Edifichino pure! Se una volpe vi salta su farà crollare il loro muro di pietra!” Samballat “...si adirò, s’indignò fuor di modo, si fe’ beffe de’ Giudei”. Nehemia pregò: “Ascolta, o Dio nostro, come siamo sprezzati! Fa’ ricadere sul loro capo il loro vituperio, e abbandonali al saccheggio in un paese di schiavitù!” Neemia 4:3, 1, 4. TT1 293.7

“E io inviai loro dei messi per dire: “Io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere. Perché il lavoro rimarrebb’egli sospeso mentr’io lo lascerei per scendere da voi?” Essi mandarono quattro volte a dirmi la stessa cosa, e io risposi loro nello stesso modo. Allora Samballat mi mandò a dire la stessa cosa la quinta volta per mezzo del suo servo che aveva in mano una lettera aperta”. Neemia 6:3-5. TT1 293.8

Incontreremo una feroce opposizione da parte degli avventisti che si oppongono alla legge di Dio; però, come i costruttori delle mura di Gerusalemme, non dobbiamo lasciarci distogliere dalla nostra opera da messaggeri che desiderano trascinarci in critiche, discussioni, controversie, minacce, calunnie o da qualsiasi altra astuzia a cui Satana possa ricorrere. La nostra risposta deve essere: “Abbiamo una grande opera da compiere e non possiamo scendere”. Ci capiterà, a volte, di essere perplessi circa il comportamento da adottare per salvaguardare l’onore dell’opera di Dio e per difendere la verità. TT1 293.9