I tesori delle testimionianze 1

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Controllati da una coscienza illuminata

“Il timore del Signore è il principio della sapienza”. Coloro che vincono come il Cristo vinse, dovranno vigilare continuamente contro le tentazioni di Satana. Appetiti e passioni devono essere sottoposti al controllo di una coscienza illuminata, affinché la mente possa essere integra, le percezioni chiare e gli inganni e le tentazioni di Satana non vengano confusi con le benedizioni di Dio. Molti desiderano la ricompensa finale riservata ai vincitori, ma non sono disposti a sopportare fatiche, privazioni e rinunce, come fece il Redentore. È solo tramite l’ubbidienza e l’impegno costante che saremo vincitori come il Cristo. TT1 286.1

La tentazione degli appetiti sarà la rovina di migliaia di persone che, se fossero riuscite a riportare una vittoria da questo punto di vista, avrebbero anche avuto la forza morale di vincere tutte le altre insidie di Satana. Coloro che sono schiavi degli appetiti non riusciranno a formarsi un carattere cristiano equilibrato. La tendenza dell’uomo a peccare dura da seimila anni e ha determinato la malattia, il dolore e la morte. Il tempo della fine si avvicina; le tentazioni di Satana, con le quali invita l’uomo ad assecondare la voce dei sensi, saranno più forti e, quindi, la vittoria sarà più difficile. TT1 286.2

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L’opera della temperanza deve iniziare nelle nostre famiglie, sulle nostre tavole. Le madri devono compiere un’opera importantissima per dare alla società, grazie a una buona educazione, dei figli capaci di occupare ogni posizione e assolvere con gioia i doveri della vita quotidiana. TT1 286.3

L’opera della madre è sacra e solenne: deve insegnare ai figli, fin dalla nascita, a coltivare la rinuncia e l’autocontrollo. Se il tempo di una madre è quasi tutto impegnato nel seguire le follie di quest’epoca degenerata, la moda o le compagnie, i figli non riceveranno da lei quell’educazione indispensabile alla formazione di caratteri equilibrati. La madre cristiana non dovrebbe preoccuparsi unicamente delle apparenze esteriori, ma di un buon sviluppo fisico e morale dei figli. TT1 286.4

Molte madri, pur condannando l’intemperanza, non indagano a fondo per ricercarne la causa. Ogni giorno preparano una certa varietà di piatti e cibi molto conditi che solleticano il gusto e portano agli eccessi nel mangiare. La tavola è spesso imbandita in modo da incoraggiare l’ubriachezza. Per molti la soddisfazione della gola è un principio di vita fondamentale. Chiunque coltiva questa tendenza e mangia spesso, soprattutto cibi di qualità scadente, indebolisce la propria capacità di resistenza ai richiami dei sensi anche da altri punti di vista. Questa debolezza si accentua nella misura in cui si rafforza la tendenza a cedere ad abitudini negative nel mangiare. Le madri hanno bisogno di comprendere il proprio dovere, nei confronti di Dio e della società, di educare dei figli dotati di un carattere equilibrato. Gli uomini e le donne che affrontano questo compito secondo sani principi riusciranno a restare integri, nonostante la corruzione morale di questa nostra epoca degenerata. — Testimonies for the Church 3:562, 563 (1875). TT1 286.5

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Poiché la santità della mente dipende dall’equilibrio delle energie vitali, dobbiamo fare molta attenzione a evitare l’uso di stimolanti e narcotici. TT1 287.1

Il tabacco è un veleno lento e insidioso i cui effetti sono più difficili da eliminare dall’organismo di quelli prodotti dai liquori. Quale resistenza può opporre chi è dedito al tabacco al progredire dell’intemperanza? Nel mondo, prima che “l’ascia sia posta alla radice dell’albero”, è necessaria una riforma in relazione all’uso del tabacco. Per essere più precisi, il tè e il caffè accrescono il desiderio di stimolanti più forti come il tabacco e i liquori. TT1 287.2

Inoltre esaminiamo i nostri pasti quotidiani e chiediamoci se nelle case cristiane si pratica davvero la temperanza in ogni cosa. In tema di alimentazione vengono attuate le riforme essenziali per la salute e la felicità? Ogni vero cristiano deve controllare i propri appetiti e le proprie passioni. Se non riesce a liberarsi dalla schiavitù dei sensi non potrà essere un fedele e ubbidiente collaboratore del Cristo. L’appagamento dei desideri e l’indulgenza ai richiami dei sensi impediscono alla verità di agire nei cuori. Lo spirito e la potenza della verità non possono santificare il corpo, l’anima e lo spirito di un uomo se è dominato dagli appetiti e dalle passioni. — Testimonies for the Church 3:569, 570 (1875). TT1 287.3

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Tutti devono vegliare sui propri sensi per impedire la vittoria di Satana: essi costituiscono la via d’accesso allo spirito. — Testimonies for the Church 3:507 (1875). TT1 287.4

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Noi pretendiamo di essere un popolo di riformatori, messaggeri e sentinelle di Dio, delle sentinelle su ogni via che Satana potrebbe percorrere per proporre le sue tentazioni e pervertire gli appetiti. Il nostro esempio e il nostro influsso devono essere decisamente orientati verso una riforma. Dobbiamo, quindi, rinunciare a qualsiasi abitudine che possa indebolire la coscienza o incoraggiare la tentazione. Non dobbiamo aprire nessun varco che possa offrire a Satana l’accesso alla mente di un essere umano formato a immagine di Dio. Se tutti fossero vigilanti e fedeli, impedendo lo schiudersi di spiragli aperti dall’uso moderato di quel cosiddetto vino “innocuo” o sidro, la grande via che conduce all’alcolismo risulterebbe sbarrata. In ogni comunità è necessario avere la chiara convinzione, accompagnata dalla volontà incrollabile, di non toccare, non assaggiare, non utilizzare nulla di tutto questo; allora la riforma in tema di temperanza sarà efficace, permanente e totale. — Testimonies for the Church 5:360 (1885). TT1 287.5