I tesori delle testimionianze 1

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I rischi dell’indipendenza

Di fronte alla legge Paolo si riconobbe peccatore: aveva trasgredito quei precetti che pensava di aver osservato con tanto zelo. Pentito, avendo rinunciato al peccato, aderì alle esigenze della legge divina e accettò il Cristo come suo Salvatore. Battezzato, proclamò il messaggio di Gesù con lo stesso zelo e con lo stesso entusiasmo con cui l’aveva condannato. La conversione di Paolo ci insegna quegli importanti principi che dovremmo sempre tenere presenti. Il Redentore del mondo non approva esperienze religiose indipendenti dalla chiesa che egli stesso ha organizzata e riconosciuta, là dove esiste una chiesa. TT1 269.4

Molti pensano di essere responsabili della loro conoscenza e della loro esperienza solo nei confronti del Cristo e di poter agire indipendentemente dagli altri suoi discepoli nel mondo. Tutto questo è smentito da Gesù nel suo insegnamento, nel suo esempio e nei fatti che ci ha lasciato come direttive. Paolo, che il Cristo voleva preparare per un’opera molto importante, che aveva scelto come suo collaboratore, si trovò in presenza di Gesù che, comunque, non gli spiegò la verità. Alla domanda: “Che vuoi tu ch’io faccia?” il Salvatore non rispose direttamente, ma lo mise in contatto, a Damasco, con la sua chiesa. I discepoli dovevano dirgli cosa doveva fare. Gesù è l’amico dei peccatori, il suo cuore è sempre aperto, sempre sensibile al dolore umano; possiede tutta la potenza del cielo e della terra, ma rispetta i mezzi che lui stesso ha scelto per illuminare e salvare gli uomini. Egli mandò Saulo verso la chiesa, riconoscendo in questo modo l’autorità che le aveva accordato per illuminare gli uomini. Essa è il corpo del Cristo sulla terra e le sue direttive devono essere rispettate. Nel caso di Saulo, Anania rappresenta il Cristo e i rappresentanti che ha scelto su questa terra affinché agiscano per lui. TT1 270.1

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Il Cristo sostiene la chiesa: “Io vi dico in verità che tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo”. Matteo 18:18. Questo non significa che un uomo possa, di sua iniziativa e dal suo punto di vista, esporre le proprie opinioni senza tener conto del pensiero della chiesa. Dio le ha concesso la massima autorità che ci sia sulla terra. La voce di Dio espressa tramite il suo popolo, che costituisce la chiesa, deve essere rispettata. TT1 270.2

Dio ha scelto per la sua chiesa degli uomini di esperienza, degli uomini che hanno digiunato e pregato per notti intere, affinché il Signore facesse loro comprendere le Scritture. Questi uomini hanno comunicato al mondo con umiltà il risultato della loro esperienza. Si tratta della luce del cielo o di quella degli uomini? È priva di valore o è preziosissima? — Testimonies for the Church 3:450 (1875). TT1 270.3