I tesori delle testimionianze 1

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Capitolo 67: La chiesa di Laodicea

Il messaggio alla chiesa di Laodicea è una severa denuncia e si può applicare al popolo di Dio del nostro tempo. TT1 226.1

“Poiché tu dici: Io son ricco, e mi sono arricchito, e non ho bisogno di nulla, e non sai che tu sei infelice fra tutti, e miserabile e povero e cieco e nudo, io ti consiglio di comprare da me dell’oro affinato col fuoco, affinché tu arricchisca; e delle vesti bianche, affinché tu ti vesta e non apparisca la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungertene gli occhi, affinché tu vegga. Tutti quelli che amo, io li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e ravvediti. Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli meco. A chi vince io darò di seder meco sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi son posto a sedere col Padre mio sul suo trono”. Apocalisse 3:17-21. TT1 226.2

Il Signore ci rivela che questo era l’avvertimento che doveva essere trasmesso al popolo dai suoi messaggeri, che non erano stati chiamati per diffondere un messaggio di “pace e sicurezza”. Non si tratta di qualcosa di teorico, ma di pratico in ogni suo dettaglio. Nel messaggio a Laodicea il popolo di Dio è rappresentato in una dimensione di sicurezza temporale. Si sente bene anche perché crede di aver raggiunto un livello spirituale elevato. “Poiché tu dici: Io son ricco, e mi sono arricchito, e non ho bisogno di nulla, e non sai che tu sei infelice fra tutti, e miserabile e povero e cieco e nudo”. TT1 226.3

Che terribile illusione essere convinti che tutto vada bene mentre in realtà si è sulla cattiva strada. Il messaggio del Testimone fedele sorprende il popolo di Dio in questa situazione critica; la chiesa ignora, in buona fede, lo stato deplorevole in cui si trova nei confronti di Dio. Mentre coloro a cui si rivolge il messaggio si illudono di occupare una posizione spirituale privilegiata, questo messaggio infrange tale presunta sicurezza. Esso denuncia apertamente lo stato di cecità, di povertà, di nudità spirituale in cui si trova il popolo. Questa accusa così categorica e severa non può essere falsa perché si tratta di una dichiarazione del Testimone fedele. TT1 226.4

È difficile, per coloro che si sentono sicuri della propria posizione, ricchi di conoscenze spirituali, accettare il messaggio che denuncia i loro errori e sottolinea la loro povertà spirituale. Il cuore non santificato “... è ingannevole più d’ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscerà?” Geremia 17:9. Mi fu mostrato che molti si illudono di essere dei buoni cristiani, mentre non possiedono quella conoscenza che viene da Gesù. Essi non hanno fatto un’esperienza autentica e personale delle realtà divine e devono rendersi conto del loro stato umiliandosi davanti a Dio per sentire l’esigenza di un impegno sincero e perseverante che permetterà loro di assicurarsi le preziose grazie dello Spirito. TT1 226.5

Dio guida il suo popolo passo dopo passo. La vita cristiana è una continua lotta e una marcia costante. Non c’è sosta nel combattimento ed è attraverso uno sforzo incessante che si può conseguire la vittoria su Satana. Come popolo vinceremo grazie alla purezza e alla potenza della verità. Nelle nostre posizioni siamo sorretti da un gran numero di chiare affermazioni delle Scritture. Ci mancano comunque l’umiltà, la pazienza, la fede, l’amore, la rinuncia, la vigilanza, lo spirito di sacrificio. Abbiamo bisogno di coltivare la santità raccomandata dalla Bibbia. Fra il popolo di Dio prevale il male. Il messaggio molto esplicito rivolto a Laodicea non viene accettato. Molti rimangono legati ai propri dubbi e ai propri peccati e ingannano se stessi credendo di non aver bisogno di nulla. Essi ritengono che la testimonianza dello Spirito di Dio sia un rimprovero che non li riguarda. È assolutamente indispensabile, invece, che queste persone ricevano la grazia di Dio e la sensibilità spirituale per riconoscere i loro limiti nella conoscenza spirituale. Mancano di quelle virtù necessarie a rendere perfetto un carattere cristiano. Esse non hanno una conoscenza pratica della verità biblica che conduce all’umiltà e all’ubbidienza alla volontà del Cristo. Esse non si sottomettono a tutte le esigenze di Dio. TT1 227.1

Non è sufficiente una semplice professione di fede. Tutti i soldati del Cristo sono obbligati a partecipare alla lotta contro l’avversario degli uomini, a condannare il male e a sostenere la giustizia. Il messaggio del Testimone fedele rivela che proveremo una delusione terribile. Per questo motivo sono necessari gli avvertimenti intesi a risvegliarci dal nostro torpore spirituale e a scuotere i credenti affinché possano reagire con decisione. TT1 227.2

Nella mia ultima visione mi è stato mostrato che anche questo messaggio perentorio del Testimone fedele non ha permesso di realizzare il piano di Dio. Il popolo non reagisce ai suoi peccati e continua a considerarsi ricco, a pretendere di non avere bisogno di nulla. Molti si chiedono: “Perché tutti questi rimproveri? Perché le Testimonianze ci accusano di continue ricadute e di gravi peccati? Noi amiamo la verità, prosperiamo, non abbiamo bisogno di questi avvertimenti e di questi rimproveri”. Coloro che mormorano facciano un esame di coscienza e confrontino la loro vita con gli insegnamenti della Bibbia; si umilino davanti a Dio, permettano alla sua grazia di dissipare le tenebre spirituali e allora i loro occhi si apriranno: si renderanno conto della loro povertà e della loro miseria spirituale. Sentiranno la necessità di comperare dell’oro, cioè la fede e l’amore in tutta la loro purezza; degli abiti bianchi, cioè un carattere purificato dal sangue del loro Salvatore; del collirio, cioè la grazia di Dio che permetterà loro di distinguere chiaramente le realtà spirituali e scoprire il peccato. Queste ricchezze sono più preziose dell’oro di Ofir. TT1 227.3