Consigli su cibi e alimentazione

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Capitolo 12: L'alimentazione in gravidanza

Influssi prenatali

333. Molti genitori trascurano gli influssi prenatali, ma Dio non fa così. Il solenne messaggio inviato due volte a Manoah, tramite un angelo, mostra che questo soggetto merita la nostra più grande attenzione. Rivolgendosi a una madre ebrea, Dio parla alle madri di tutti i secoli: “...Osserverà tutto quello che le ho comandato”. Cfr. Giudici 13:14. Il benessere del bambino che deve nascere dipende quindi in modo particolare dalle abitudini della madre, i cui gusti e le cui passioni devono essere sottomessi a dei princìpi. Se vuole adempiere il piano che Dio ha progettato donandole un figlio, deve evitare un certo numero di cose. CCA 151.1

Prima della nascita, se la madre segue il suo istinto, se è egoista, impaziente ed esigente, questi tratti del carattere si ritroveranno nella sua piccola creatura. È in questo modo che molti bambini hanno ricevuto alla loro nascita delle tendenze al male quasi insuperabili. CCA 151.2

Ma se la madre si attiene fermamente a buoni princìpi, se pratica la temperanza e coltiva l'abnegazione, se è amabile e buona, può trasmettere a suo figlio queste preziose qualità. Molto esplicito è il comandamento che vieta alla madre l'uso del vino. Ogni sorso di bevanda alcolica usata per soddisfare il proprio piacere, mette in pericolo la salute fisica, mentale e morale del bambino ed è un peccato nei confronti del Creatore. Molti insistono sul fatto che le cosiddette voglie di una madre incinta devono essere soddisfatte: qualunque alimento desideri, per quanto nocivo, deve esserle concesso. Questa convinzione è falsa e dannosa. CCA 151.3

Naturalmente i bisogni fisici della madre non dovrebbero essere trascurati in nessun caso: due vite dipendono da lei. I suoi desideri devono dunque essere considerati con benevolenza e i suoi bisogni soddisfatti nei limiti del possibile. Ma in questo momento, più che in ogni altro, dovrebbe evitare nella sua alimentazione e in ogni altra cosa tutto ciò che indebolisce le sue forze fisiche e mentali. Il comandamento di Dio le impone l'obbligo solenne di sapersi controllare. — The Ministry of Healing, 372, 373 (1905). CCA 151.4

334. Quando il Signore suscitò Sansone come liberatore del suo popolo, raccomandò alla madre di osservare abitudini di vita corrette prima che il figlio nascesse. E la stessa proibizione fu, fin dal principio, posta sul bambino, perché doveva essere consacrato a Dio dalla nascita come nazireo. L'angelo di Dio apparve alla moglie di Manoah e la informò che avrebbe avuto un figlio; e, in vista di questo evento, le dette delle importanti direttive: “Ora guardati dunque dal bere vino o bevanda alcolica e non mangiare nulla di impuro”. Giudici 13:4. CCA 151.5

Dio aveva un'opera importante da far compiere al promesso figlio di Manoah e, proprio per assicurarne le qualità necessarie perché potesse svolgerla, desiderava che le abitudini sia della madre sia del bambino fossero scrupolosamente regolate. “. Né beva vino o bevanda alcolica — fu l'istruzione dell'angelo per la moglie di Manoah -e non mangi niente d'impuro; osservi tutto quello che le ho comandato”. Giudici 13:14. CCA 152.1

Le abitudini di una madre influiranno sul figlio per il bene o per il male. Essa deve controllarsi seguendo giusti princìpi, praticare la temperanza e la rinuncia di sé, se vuole assicurare il benessere di suo figlio. — Christian Temperance and Bible Hygiene, 37, 38 (1890). CCA 152.2

“Che ella osservi”

335. Le parole dette alla moglie di Manoah contengono una verità che le madri odierne dovrebbero ben studiare. Nel parlare a questa madre, il Signore ha parlato a tutte le madri ansiose, preoccupate di quel tempo e anche a quelle delle generazioni successive. Sì, ogni madre può comprendere qual è il proprio dovere; può capire che il carattere dei suoi bambini dipenderà più dalle abitudini che avrà coltivato prima della loro nascita e dal suo impegno personale dopo la nascita, che dalle opportunità o dagli svantaggi provenienti dall'ambiente esterno. CCA 152.3

L'angelo disse: “...Osservi ella tutto quello che le ho comandato”. Giudici 13:13. Sia pronta a resistere alla tentazione; i suoi appetiti e le sue passioni siano sottoposti al controllo dei princìpi. Di ogni madre può esser detto: “Che ella osservi”. Vi è qualcosa per lei da evitare, qualcosa da combattere, se vuole adempiere il mandato affidatole da Dio nel darle un figlio. CCA 152.4

La madre che intende essere una buona insegnante per i suoi bambini deve, prima della loro nascita, assumere una disposizione verso la rinuncia e l'autocontrollo, perché trasmette ai suoi figli le sue qualità, la sua forza o la sua debolezza nei tratti del carattere. CCA 152.5

Il nemico comprende tutto questo molto meglio di tanti genitori. Egli tenterà perciò la madre, sapendo che se ella non gli resisterà, potrà attraverso di lei influire anche sul figlio. CCA 152.6

L'unica speranza di ogni mamma è in Dio; può rifugiarsi in lui per ricevere grazia e forza, e non vi ricorrerà invano. Il Signore la metterà in grado di trasmettere ai suoi figli quelle qualità che li aiuteranno ad avere successo in questa vita e a raggiungere la vita eterna. — The Signs of the Times, 26 febbraio 1902. CCA 152.7

Non soddisfare gli appetiti

336. Un errore che generalmente si commette è quello di non apportare nessuna modifica nella vita di una donna prima che suo figlio nasca. In quest'importante periodo il suo lavoro deve essere alleggerito. Grandi cambiamenti stanno avvenendo nel suo organismo, che richiede una maggiore quantità di sangue e, di conseguenza, una maggiore quantità di cibo della qualità più nutriente da convertire in sangue. In mancanza di una buona nutrizione ella non potrà mantenere le sue energie fisiche e la sua prole non avrà una sufficiente vitalità. Anche il suo abbigliamento richiede attenzione, avendo cura di proteggerne il corpo da possibili raffreddamenti. CCA 153.1

La gestante non deve inutilmente richiamare il sangue sulla superficie del corpo per supplire alla mancanza di un'adeguata protezione da parte del suo vestiario. Se la mamma è privata di un regime che sia abbondante, nutriente e sano, sarà carente nella qualità e nella quantità del sangue, la cui circolazione risulterà scarsa mentre il suo bambino soffrirà delle stesse carenze. Vi sarà, quindi, un'incapacità da parte del figlio di assimilare quegli elementi nutritivi necessari che si trasformano in buon sangue per sostentare l'organismo. La salute della mamma e del figlio dipendono molto da vestiti appropriati, sufficientemente caldi, e da un adeguato nutrimento. Si devono prendere in considerazione le nuove esigenze di vitalità della mamma e provvedervi adeguatamente. CCA 153.2

Ma, d'altra parte, l'idea che le donne, a causa della loro condizione speciale, possano dare libero sfogo al loro appetito, è un errore basato sulla tradizione ma non sul buon senso. L'appetito delle donne che si trovano in questo stato può essere mutevole, capriccioso e difficile da soddisfare; e la tradizione permette loro di avere tutto ciò che la loro fantasia desidera, senza consultare la ragione per verificare se tale alimento è adatto al loro organismo e alla crescita del bambino. Il cibo dovrebbe essere nutriente ma non eccitante. L'usanza dice che se la gestante desidera piatti carnei, sottaceti, cibi fortemente speziati, polpettoni, può liberamente averne; l'unico giudice è l'appetito. Questo è un errore che produce un danno difficile da valutare in tutta la sua gravità. Se mai c'è stato bisogno di un regime semplice e di un'attenzione speciale alla qualità del cibo da assumere, è proprio in questo momento importante. CCA 153.3

Le donne che possiedono fermi princìpi, e che hanno ricevuto una buona istruzione in merito, non si discosteranno da una dieta semplice né in questo momento né in altri. Prenderanno in considerazione che un'altra vita dipende dalla loro e faranno attenzione a ogni cosa, specialmente alla loro alimentazione. Non mangeranno, quindi, tutto quello che non è nutriente e che risulta stimolante, ascoltando semplicemente il palato. Ci sono fin troppi consiglieri pronti a per suaderle di fare cose che la ragione non approverebbe. CCA 153.4

A causa di genitori che hanno dato ascolto soltanto alla loro golosità, sono nati tanti bambini malati. L'organismo non richiede quella varietà di cibo su cui la mente si è soffermata. L'idea che un cibo frutto dell'immaginazione debba essere comunque ingerito nello stomaco, è un errore che le donne cristiane devono rigettare. Non si deve permettere alla fantasia di controllare le necessità dell'organismo. Coloro che fanno del palato una regola soffriranno le conseguenze di aver trasgredito le leggi che sono alla base della vita. E la cosa non finisce qui perché perfino la loro prole innocente ne soffrirà. CCA 154.1

Gli organi preposti alla produzione del sangue non possono convertire in buon sangue polpettoni, sottaceti, cibi speziati e piatti di carne infetta. E se la mamma introduce troppo cibo nello stomaco, costringendo gli organi digestivi a un lavoro eccessivo per assimilare i nutrienti e poi liberare l'organismo da scorie irritanti, fa un danno a se stessa e crea i presupposti della malattia nei suoi figli. Se sceglie di mangiare quello che le piace e che la sua fantasia le suggerisce, non curandosi delle conseguenze, sarà penalizzata lei e la sua creatura innocente a causa della sua intemperanza. — Testimonies for the Church 2:381-383 (1870). CCA 154.2

Effetti di un eccessivo lavoro e di un'alimentazione povera

337. Spesso, durante la gravidanza, si permette che una mamma si affatichi dal primo mattino fino a tarda sera, e questo provoca un rialzo della temperatura del sangue. Mentre le sue forze dovrebbero essere conservate con cura. Raramente diminuiscono i suoi impegni e le sue preoccupazioni, e quel periodo, che più d'ogni altro tempo dovrebbe essere per lei di riposo, è invece caratterizzato da stanchezza, tristezza e malinconia. A causa dei grandi sforzi compiuti, priva il suo bimbo di quel nutrimento che la natura ha provveduto a tal fine, e nell'irritare il proprio sangue, trasmette al nascituro un sangue di cattiva qualità. Così la prole è privata della sua vitalità, delle sue energie fisiche e mentali. — Health, or How to Live, 33, 34 (1865). CCA 154.3

338. Mi è stato mostrato come B. si è comportato nella sua famiglia. È stato severo e tirannico; ha adottato la riforma sanitaria nella maniera presentata dal fratello C. e, come lui, è giunto al fanatismo. Non avendo una mente equilibrata, ha fatto errori terribili e grossolani, le cui conseguenze neanche il tempo riuscirà a eliminare. Appoggiandosi su notizie ricavate da libri, ha iniziato a portare avanti la teoria che aveva udito dal fratello C. e, proprio come lui, si è impegnato a far rientrare tutto entro le regole che aveva stabilito. Così ha sottoposto la famiglia alle sue rigide condizioni, ma non è riuscito a tenere sotto controllo le sue personali tendenze istintive. È stato un errore imporre a se stesso quelle norme e assoggettarvi il proprio corpo. Se avesse avuto una corretta conoscenza dei metodi della riforma sanitaria, avrebbe dovuto capire che sua moglie non era in condizioni di mettere al mondo dei bimbi dotati di salute. Le sue passioni, lasciate libere, lo hanno influenzato impedendogli di collegare causa ed effetto. CCA 154.4

Prima della nascita dei suoi bambini, non ha trattato la moglie come lo si fa per una donna in quelle condizioni... Egli non l'ha nutrita con cibo necessario, in qualità e in quantità, per dare nutrimento a due vite anziché a una sola. Un'altra esistenza traeva alimento da lei ed ella non riceveva quel nutrimento abbondante e sano indispensabile per mantenerla in forze. Il suo fisico richiedeva dei cambiamenti, in particolare una varietà e una qualità di alimenti più nutrienti. Così i suoi bambini nacquero con organi digestivi deboli e sangue impoverito. Dal cibo che quella donna è stata costretta a ricevere non poteva fornire un sangue di buona qualità e quindi ha messo alla luce dei bambini predisposti alla malattia. — Health, or How to Live, 33, 34 (1865). CCA 155.1