Servizio cristiano

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Il mandato divino

Anche noi dobbiamo portare avanti la missione di quei discepoli. Ogni cristiano deve essere un missionario. Con amore e con bontà dobbiamo aiutare le persone che hanno bisogno d'aiuto cercando di alleggerire, con un impegno disinteressato, i dolori dell'umanità che soffre. — The Ministry of Healing, 104 (1905). SC 21.6

Prima di ascendere al cielo, Cristo ha dato il mandato ai suoi discepoli, dicendo loro di essere gli strumenti per far conoscere al mondo i tesori della vita eterna. — The Acts of the Apostles, 27 (1911). SC 22.1

L'incarico che è stato dato inizialmente agli apostoli è stato condiviso dai credenti di ogni epoca. Ogni persona che ha ricevuto il Vangelo è stata incaricata di impartirlo al mondo. Gli uomini fedeli a Dio sono sempre stati missionari instancabili, individui che hanno consacrato le loro risorse in onore del suo nome e hanno usato saggiamente i propri talenti al suo servizio. — The Acts of the Apostles, 109 (1911). SC 22.2

Il mandato evangelico, per il suo carattere missionario, costituisce la più importante presentazione del regno di Dio. Compito dei discepoli è quello di adoperarsi con impegno per rivolgere a tutti l'invito della misericordia divina. Essi si recano a tutte le genti e non si accontentano che le persone vadano da loro. — The Acts of the Apostles, 28 (1911). SC 22.3

I messaggeri di Dio hanno l'incarico di proseguire l'opera che Cristo ha svolto mentre era sulla terra. Essi devono dedicarsi a ogni aspetto del ministero da lui svolto e testimoniare con slancio e sincerità le incommensurabili ricchezze e il tesoro immortale che Dio offre agli uomini. — Testimonies for the Church 9:130 (1909). SC 22.4

L'incarico affidato ai discepoli riguarda anche noi. Oggi come allora, davanti a chi è senza Dio e senza speranza alcuna nel mondo, occorre presentare il Salvatore crocifisso e risorto. Il Signore rivolge una chiamata a pastori, insegnanti ed evangelisti: i suoi servi devono proclamare di porta in porta il messaggio della salvezza; la buona notizia del perdono offerto da Cristo deve raggiungere ogni nazione, tribù, lingua e popolo. Il messaggio non può essere trasmesso con discorsi noiosi e privi di energia vitale, ma con parole chiare, decise e toccanti. Ci sono migliaia di persone che attendono di udire l'avvertimento per trovare rifugio per la loro vita. Il mondo ha bisogno di vedere dei cristiani impegnati che incarnano la forza del cristianesimo. Il messaggio della misericordia è indispensabile, non solo in alcuni luoghi, ma ovunque sulla terra. — Gospel Workers, 29 (1915). SC 22.5

Quando Gesù salì in cielo, affidò la sua opera terrena a quanti avevano ricevuto la luce del Vangelo. Questi avrebbero dovuto portare a compimento il lavoro già iniziato. Egli non previde alcun altro mezzo per la diffusione della sua verità. “Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura.” Marco 16:15. Questo solenne mandato si è esteso fino a noi e alla nostra epoca. Dio lascia alla sua chiesa la responsabilità di accoglierlo o respingerlo. — Historical Sketches, 288. SC 22.6

Su di noi grava un sacro incarico. A noi è stato affidato questo mandato: “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battez zandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente”. Matteo 28:19, 20. Voi vi siete consacrati all'opera che consiste nel far conoscere il Vangelo della salvezza. La perfezione del cielo deve essere la vostra potenza. — Testimonies for the Church 9:20, 21 (1909). SC 22.7