La Storia Della Redenzione
Paolo rivede la Sua esperienza
Scrivendo ai filippesi, parla della sua esperienza prima e dopo la sua conversione. “Benché io avessi di che confidare anche nella carne; se qualcuno pensa di avere di che confidare, io ne ho molto di più: sono stato circonciso l'ottavo giorno, sono della nazione d'Israele, della tribù di Beniamino, Ebreo di Ebrei; quanto alla legge, fariseo, quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile”. Filippesi 3:4-6. SDR 221.1
Dopo la sua conversione la sua testimonianza fu: “Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: giustizia che proviene da Dio mediante la fede”. Filippesi 3:8,9 SDR 221.2
La rettitudine che fino a quel momento, credeva, avesse tanto valore, ora era inutile ai suoi occhi. Il suo più grande desiderio era “conoscere lui, Cristo, la potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte, se in qualche modo possa giungere alla risurrezione dai morti. Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anch'io sono stato afferrato da Gesù Cristo. Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, proseguo il corso verso la mèta, verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù”. Filippesi 3:10-14 SDR 221.3