Conflitto E Coraggio

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Come Chiunque Altra Nazione, 20 maggio

No, avremo un re sopra di noi... così saremo anche noi come tutte le nazioni. 1 Samuele 8:19,20 CeC 144.1

Gli ebrei chiedevano presso Samuele un re, affinché anche loro potessero avere un re. Essi preferivano essere governati da un dispotico re al posto di un mite governo di Dio stesso, dalla giurisdizione dei Suoi profeti che testimoniavano un grande bisogno di fede in Dio e fiducia nella Sua provvidenza. Il popolo di Dio, essendo i figli di Israele, la loro forma di governo era essenzialmente diversa tra tutte le nazioni che li circondavano. Dio aveva dato loro statuti e leggi e aveva scelto tra di loro sovrani, e a loro il popolo doveva obbedire, seguendo la volontà del Signore. In ogni difficoltà o perplessità, Dio doveva essere consultato. La loro richiesta di avere un re, non era altro che ribellione contro Dio, il loro Capo alquanto speciale. Il Signore sapeva che un re non sarebbe stata una scelta migliore per il Suo popolo singolare, eletto... Se avesse un re di cui il cuore fosse esaltato, orgoglioso, rivolto contro Dio, li avrebbe portati via lontano da Lui; li avrebbe spinti verso la ribellione. In breve, avrebbero peccato contro Dio stesso. SG 4a 65,66 CeC 144.2

Dio li aveva separati dagli altri popoli per fare di loro il suo tesoro particolare; ma essi, disprezzarono questo grande onore, perché desideravano ardentemente imitare i pagani. Anche oggi, fra la gente che si professa di appartenere a Dio c’è chi desidera conformarsi agli usi e ai costumi mondani. Allontanandosi dal Signore, sorge in costoro il desiderio di guadagni e onori terreni. I cristiani cercano costantemente di imitare chi adora il dio di questo mondo; molti di loro insistono nel sostenere che conformarsi ai costumi dei non credenti e vivere insieme a loro permette di avere un maggiore ascendente. Ma chiunque persegue questa condotta si separa dalla fonte di ogni forza e, intrecciando legami di amicizia con il mondo, diventa nemico di Dio. PP 607 CeC 144.3