Conflitto E Coraggio

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Strano Fuoco, 4 aprile

Poi Nadab e Abihu, figli di Aaronne, presero ciascuno il proprio turibolo, vi misero dentro del fuoco, vi posero sopra l’incenso e offrirono davanti all’Eterno un fuoco illecito, che egli non aveva loro comandato. Levitico 10:1 CeC 98.1

In Israele, Nadab e Abihu erano secondi solo a Mosè e Aronne: essi avevano ricevuto particolari onori da Dio, che aveva permesso loro di contemplare la sua gloria sul monte, insieme ai settanta anziani. Questo rendeva particolarmente grave il loro atto: la loro trasgressione non poteva essere scusata né considerata con leggerezza. Questi uomini avevano ricevuto un’importante rivelazione: insieme ai capi d’Israele avevano avuto il privilegio di salire sul monte per entrare in contatto diretto con Dio. Essi erano sopravvissuti alla visione dello splendore divino; non potevano illudersi che il loro importante incarico li avrebbe protetti da una punizione severa. Non potevano sperare di godere di una sorta di immunità. Questo equivoco fu fatale. Il privilegio di una rivelazione superiore richiede, a chi ne beneficia, un impegno di integrità corrispondente al dono ricevuto. Su questo piano, Dio non può accettare compromessi. Onori e benedizioni non dovrebbero mai indurci a un comportamento presuntuoso e superficiale: Nadab e Abihu da giovani non erano stati educati a esercitare l’autocontrollo... CeC 98.2

Il lassismo li dominò a tal punto da indebolire il loro senso di responsabilità nei riguardi dei compiti più sacri. Essi non avevano imparato il rispetto dell’autorità paterna, e quindi non compresero la necessità di un’ubbidienza scrupolosa alle richieste di Dio. L’atteggiamento accondiscendente di Aronne li indusse alla trasgressione e li espose al giudizio divino... CeC 98.3

Dio voleva insegnare al popolo che è necessario avvicinarsi a lui con rispetto e timore, nelle forme che Egli aveva indicato. Il Signore non poteva accettare un’ubbidienza parziale. In quel momento di solenne adorazione, era impensabile che tutto non si svolgesse come Dio aveva ordinato. CeC 98.4

Nessuno si inganni, pensando che alcuni comandamenti di Dio siano secondari: egli non accetterà un surrogato di ciò che ha richiesto. PP 359,360 CeC 98.5