Conflitto E Coraggio

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Apprendistato Con Cristo, 3 ottobre

E Gesù disse loro: «Seguitemi, e io vi farò diventare pescatori di uomini”. Ed essi, lasciate subito le loro reti, lo seguirono. Marco 1:17,18 CeC 280.1

Quei pescatori di Galilea erano uomini semplici e ignoranti; ma il Cristo, luce del mondo, li preparò per svolgere l’opera per la quale li aveva scelti. Il Salvatore non disprezzava l’istruzione. La cultura è una benedizione quando è guidata dall’amore di Dio ed è messa al suo servizio. Ma Egli non chiamò i sapienti del suo tempo perché erano troppo egoisti e sicuri di sé per amare l’umanità sofferente e diventare suoi collaboratori. Il fanatismo impediva loro di lasciarsi ammaestrare dal Cristo. Il Signore cerca strumenti docili, capaci di comunicare la sua grazia... CeC 280.2

Gesù scelse dei pescatori illetterati, non imbevuti delle tradizioni e dei costumi del tempo: erano uomini ricchi di talenti, umili e desiderosi di imparare, che poteva formare per la sua opera. A volte, nella vita di tutti i giorni, si incontrano uomini impegnati pazientemente nei lavori più modesti che non sanno di possedere capacità che, se sviluppate, li metterebbero sullo stesso piano degli uomini più stimati. Una persona sensibile può risvegliare quelle capacità latenti. Questi furono gli uomini che Gesù chiamò come suoi collaboratori e che ebbero il privilegio di unirsi alla sua opera. I grandi uomini di questo mondo non hanno mai avuto un Maestro simile. Quando i discepoli uscirono dalla scuola del Salvatore non erano più uomini ignoranti e incolti. Gli assomigliavano nella mente e nel carattere, e chi li guardava si rendeva conto che erano stati con Gesù. DA 249,250 CeC 280.3

Colui che chiamò i pescatori di Galilea, chiama ancora oggi gli uomini al suo servizio. Desidera manifestare la sua potenza attraverso noi, così come fece con i primi discepoli. Per quanto siamo imperfetti e peccatori, il Signore ci invita a unirci a lui e a seguire i suoi consigli. Ci invita ad accettare i suoi insegnamenti affinché, uniti a lui, possiamo compiere le opere di Dio. ibid. 297 CeC 280.4