Con Tutto Il Cuore

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Le Vere Ricchezze, 21 giugno

Le volpi hanno delle tane, e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha neppure dove posare il capo. Matteo 8:20 CTC 191.1

Cristo è venuto in questo mondo per vivere una vita di perfetta obbedienza alle leggi del Regno di Dio. Egli è venuto per elevare e nobilitare gli esseri umani, per operare una giustizia duratura per loro. Egli venne come un mezzo attraverso il quale la verità fosse impartita. In lui si trovano tutte le eccellenze necessarie per il perfezionamento del nostro carattere.... Cristo rinunciò alla Sua elevata autorità nelle corti celesti, depose la Sua veste e la Sua corona regale, e rivestì la Sua divinità con l’umanità. Per amore dell’umanità si è fatto povero affinché noi potessimo diventare ricchi nell’eterno peso di gloria. Egli prese posto a capo della famiglia umana e acconsentì a sopportare le prove e le tentazioni che il peccato ha portato. Avrebbe potuto venire con potenza e grande gloria, scortato da una moltitudine di angeli celesti. Venne come un bimbo, figlio di una famiglia umile. Crebbe in un villaggio sconosciuto e disprezzato. Visse una vita di povertà e soffrì spesso privazioni e fame. Lo ha fatto per dimostrare che le ricchezze terrene e l'alto rango non aumentano il valore delle anime agli occhi di Dio. Egli non ci ha dato alcuna indicazione che le ricchezze terrene rendono gli uomini degni della vita eterna.... I membri della Chiesa che trattano il fratello impoverito come se fosse indegno della loro attenzione non hanno imparato nulla da Cristo. CTC 191.2

Sottomettersi al peccato provoca una grande infelicità dell’anima. Non è la povertà, ma la disobbedienza che diminuisce la nostra speranza di ottenere la vita eterna, che il Salvatore è venuto a portarci. Le vere ricchezze, la vera pace, la vera felicità, dipendono solo dall’intera resa a Dio, dalla perfetta riconciliazione con la Sua volontà. Cristo è venuto nel nostro mondo per vivere una vita di immacolata purezza, per mostrare ai peccatori che, con la sua forza, anche loro possono obbedire ai santi precetti di Dio, alle leggi del suo Regno. Egli è venuto a magnificare la legge e a renderla onorevole con la sua conformità perfetta ai suoi principi, e per unire l'umanità e la divinità, in modo che gli esseri umani caduti possano essere partecipi della natura divina e quindi sfuggire alla corruzione che c’è nel mondo. Fu dal Padre che Cristo ottenne costantemente il potere che gli permise di mantenere la sua vita libera dalla macchia e dalla lordura del peccato. RH, July 4, 1912 CTC 191.3