Con Tutto Il Cuore

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Tutto È Copiuto, 31 agosto

Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuta l'opera che tu mi hai dato da fare. Giovanni 17:4 CTC 264.1

Quando Cristo spirò sulla croce, gridò a gran voce: “È compiuto”, la sua opera era stata completata. La strada fu aperta, il velo fu squarciato in due. L'umanità poteva avvicinarsi a Dio senza più offerte sacrificali, senza servizio dei sacerdoti terreni. Cristo stesso era un sacerdote secondo l'ordine di Melchidesech. Il paradiso era la sua casa. Venne in questo mondo per rivelare il Padre. Riguardo alla sua umiliazione e al conflitto la sua opera si era conclusa. Ascese al cielo e si sedette per sempre alla destra di Dio. La vita di Cristo su questa terra era stata una vita di fatica, una vita di grande e serio impegno. Egli risuscitò dalla morte e rimase per quaranta giorni con i suoi discepoli, istruendoli in preparazione della Sua partenza in cielo. Era pronto per il congedo. Aveva dimostrato di essere un Salvatore vivente. I suoi discepoli non avevano più bisogno di pensarlo nella tomba di Giuseppe. Potevano pensare a Lui come ospite glorificato nel cielo. Tutto il cielo attese con gioia il ritorno del Figlio di Dio da un mondo segnato dalla maledizione. L'esaltazione di Cristo doveva essere proporzionata alla Sua umiliazione e alla Sua sofferenza. Dopo aver sofferto una morte orribile, divenne il Salvatore e Redentore di tutti... Cristo venne sulla terra come Dio in sembianze umane, e risalì al cielo come il Re dei santi. La Sua ascensione era degna del Suo santo carattere. Salì dal Monte degli Ulivi in una nuvola di angeli, che lo scortarono trionfalmente alla città di Dio. Non per suo interesse ma come Creatore del patto e Redentore dei figli e figlie che avessero creduto mediante la fede nel Suo nome, vinse la battaglia e divenne un Conquistatore, portò con sé i prigionieri liberati dalla morte con la sua resurrezione, tra le acclamazioni di lode e gli inni degli angeli... Che contrasto tra l’accoglienza di Cristo nel cielo e quella sulla terra! In cielo tutto è lealtà; nessun dolore, nessuna sofferenza.... Era giunto il momento per l'universo celeste di accogliere il loro Re. Signs, Aug. 16, 1899 CTC 264.2