Come Conoscere Meglio Il Signore

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Marzo

“Disprezzato e rifiutato”, 1 marzo

“Disprezzato e rigettato dagli uomini, uomo dei dolori, conoscitore della sofferenza, simile a uno davanti al quale ci si nasconde la faccia, era disprezzato, e noi non ne facemmo stima alcuna”. Isaia 53:3 CMS 68.1

Non poca angoscia ha visitato il cuore del Figlio di Dio durante i suoi trent’anni di vita sulla terra. Dalla mangiatoia fino al Calvario, Gesù ha vissuto all’ombra della sofferenza. Era l’uomo del dolore e sopportò una tale sofferenza che nessun linguaggio umano può esprimere. Avrebbe potuto dire: “Mirate e guardate, se c’è dolore simile al mio dolore, quello che mi tormenta e che l’Eterno mi ha inflitto nel giorno della sua ira ardente”. Lamentazioni 1:12 L’angoscia fu la Sua sofferenza più grande e più profonda nell’anima. Quale altro uomo finito potrebbe sopportare la stessa angoscia del Figlio del Dio infinito? Odiando il peccato con un odio perfetto, sul Calvario Egli assume i peccati di tutto il mondo, subendo la punizione al posto del trasgressore. Non colpevole ha subito la punizione del colpevole, innocente, fu punito per la trasgressione dell’uomo alla legge di Dio. L’infinito Figlio di Dio accettò la punizione per ogni anima colpevole. La colpa di ogni peccato pesava sull’anima divina del Redentore del mondo. Assumendo la natura dell’uomo, è stato ferito per le nostre trasgressioni, ferito per le nostre iniquità, affinché attraverso le percosse che ha ricevuto noi potessimo essere guariti. CMS 68.2

Nella Sua umanità Cristo fu tentato con un’energia molto più grande dalle tentazioni degli uomini, perché la Sua natura era molto più forte di quella degli uomini. Il fatto che Cristo è legato all’umanità mediante una grande simpatia, è una profonda e misteriosa Verità. Le opere, i pensieri e le parole malvagie di ogni figlio e figlia di Adamo pesano sull’anima divina. I peccati degli uomini richiedevano la punizione e la punizione ricade su Cristo, perché Egli diventò il sostituto dell’uomo e prese su di sé i peccati del mondo. Sopportò il peso di tutti i peccati del mondo, perché tutte le trasgressioni Gli furono imputate… Come scamperemo noi, se trascuriamo una così grande salvezza? (Ebrei 2: 3) RH, Dec. 20, 1892. CMS 68.3