Nei Luoghi Celesti

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Le misure della responsabilità, 26 maggio

Se diciamo di avere comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità; ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. 1 Giovanni 1:6,7 LC 157.1

La nostra responsabilità dipende dal grado di luce ricevuta. Il cammino verso il cielo sarà chiaro e facile per tutti quelli che sono fedeli nell’uso della conoscenza ricevuta riguardo alla vita futura.... LC 157.2

Guardiamo alla prima trasgressione nel giardino di Eden. Adamo ed Eva avevano ricevuto le leggi che concernevano il paradiso, in cui, qualora avessero disubbidito ad esse, sarebbero stati puniti. Infatti, loro hanno disubbidito e hanno dovuto accettare le amare conseguenze. Da allora la morte è entrata nel mondo. LC 157.3

La trasgressione è il risultato della disobbedienza a Dio. Se loro avessero obbedito al comando di Dio, non ci sarebbe stato nessun peccato. Infatti, la punizione per la trasgressione è sempre la morte. Cristo ha evitato l’esecuzione immediata della condanna a morte della coppia, e permise loro di vivere... LC 157.4

La giustizia divina richiede che gli uomini ricevano la luce. Chiunque si rifiuta di camminare nella luce data dal cielo, inevitabilmente riceverà la punizione. E un principio di giustizia; la punizione del peccatore deve essere proporzionata alla conoscenza che ha ricevuto ma che non ha praticato o usato in modo sbagliato. Dio si aspetta che gli esseri umani camminino nella luce per testimoniare davanti agli angeli e davanti agli uomini di aver riconosciuto Cristo come propiziazione per il peccato e che accettano il Suo sacrificio come la loro più grande benedizione... LC 157.5

Il sacrificio del Figlio di Dio ha salvato la razza umana per l’eternità. Se Dio avesse cessato di fare la Sua parte, se non avesse rivelato pienamente la Sua volontà, se avesse dato agli esseri umani qualsiasi motivo per trascurare la salvezza, l’uomo avrebbe potuto usare l’ignoranza come una scusa valida. Invece, Egli ha fatto di tutto per salvarlo. Ad alcuni viene data la luce maggiore rispetto agli altri, ma ognuno sarà giudicato secondo la quantità di luce ricevuta. Nel piano di Dio è stato stabilito che tutti noi dovremo considerare sacra la luce che ci è stata data. Letter 76, 1894 LC 157.6