Nei Luoghi Celesti

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Solo un Redentore, 7 gennaio

Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. Romani 5:8 LC 13.1

Non appena l’uomo ha peccato per la prima volta, il Salvatore era già accanto a lui per sollevarlo. Cristo sapeva che avrebbe dovuto soffrire, tuttavia accettò di diventare il sostituto dell’uomo. Appena Adamo ha peccato, il Figlio di Dio divenne il garante per la tutta razza umana. 1 BC 1084 LC 13.2

Lettore, immagina solo quanto è costato a Cristo lasciare le corti celesti e prendere il posto a capo dell’umanità. Ma perché lo ha fato? Perché era l’unico che poteva riscattare la razza caduta. Non c’era un essere umano nel mondo che fosse senza peccato. Il Figlio di Dio scese dal suo trono celeste, depose la sua veste e la Sua corona regale, e rivestì la Sua divinità con l’umanità. Venne a morire per noi, fu deposto a giacere nella tomba come gli esseri umani, e risorse per la nostra giustificazione. Egli conobbe le stesse tentazioni con cui l’uomo è stato assediato. Dopo essere risorto dalla tomba di Giuseppe, disse: “Io sono la resurrezione e la vita”. Uno uguale a Dio è passato per la morte in nostro favore. Per mezzo di Lui ogni uomo potrebbe far parte della vita eterna. Poi, Cristo ascese al cielo, portando con sé un’umanità santificata e santa. Attraverso l’eternità Egli sarà considerato l’unico Redentore degli uomini. Egli ha implorato davanti al Padre: Ecco, io l’ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura mi stanno sempre davanti (Isaia 49:16). Infatti, le palme delle Sue mani portano sempre i segni delle ferite. Quando noi siamo feriti, quando incontriamo grandi difficoltà da gestire, ricordiamo sempre quanto Cristo ha sofferto per noi. Il nostro Salvatore ci esorta a sopportare ogni cosa, in modo che nessuno di noi possa dire: “Nessuno conosce la mia sofferenza e le mie prove”. In tutte le nostre afflizioni Gesù soffre con noi... Satana dichiara che gli esseri umani non possono vivere senza peccare. Cristo passò sul terreno dove Adamo cadde senza peccato e da allora pone la razza umana in posizione privilegiata, affinché ognuno possa trovarsi davanti al Padre, ed essere da Lui accettato ed amato. RH March 9, 1905 LC 13.3