Nei Luoghi Celesti

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Messaggio d’avvertimento, 2 dicembre

E, come avvenne ai giorni di Noè, così avverrà anche nei giorni del Figlio dell’uomo. Le persone mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, al giorno in cui Noè entrò nell’arca; e venne il diluvio e li fece perire tutti. Luca 17:26,27 LC 354.1

Il Signore Dio di Israele è geloso per il Suo amore. Io vi chiedo, Egli che vede abitanti di questo mondo che vivono nella Sua casa, mangiano il Suo cibo, indossano le Sue vesti, perché non lo ringraziano mai per tutto questo? Non tengono conto della Sua bontà; sono come gli abitanti del mondo antidiluviano, che sono stati distrutti perché agivano continuamente contro al loro Creatore. Riguardo agli antidiluviani leggiamo: L’Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo... E DIO disse a Noè: «Ho deciso di por fine ad ogni carne, perché la terra a motivo degli uomini è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme alla terra (Genesi 6:5,13). LC 354.2

Dio ha avvertito gli abitanti del vecchio mondo di ciò che si proponeva di fare per purificare la terra dalle sue impurità. Ma essi risero di disprezzo perché consideravano questa previsione superstiziosa. Hanno deriso pure Noè e i suoi avvertimenti riguardo al diluvio. Quando Cristo fu sulla terra, diede l’avvertimento su ciò che stava per accadere a Gerusalemme, ma il popolo respinse la verità, disprezzando i messaggi che Dio aveva inviato. Il Suo avvertimento non fu ascoltato. Il Signore ci manda come suoi ambasciatori con il messaggio di avvertimento che la fine di tutte le cose è vicina. Alcuni ascolteranno questi avvertimenti, ma la stragrande maggioranza le ignoreranno. Così sarà quando Cristo verrà: contadini, commercianti, avvocati, uomini d’affari, saranno totalmente presi dal lavoro e su di loro il giorno del Signore arriverà come una trappola. Vegliate dunque, perché non sapete quando il padrone di casa verrà; se di sera, a mezzanotte, al cantar del gallo o al mattino; perché, venendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate! ». MS161,1897 LC 354.3